SANITA. Ebola, vittime in aumento: Peggio della guerra civile
Parla Quendi Appleton, direttrice centro sos a Monrovia, Liberia
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 17 set. - "L'ebola e' peggio della guerra civile. E' orribile. Difficile da descrivere.Il bilancio delle vittime e' drammaticamente in aumento,ma ci sono molte altre malattie che stanno uccidendo le persone, soprattuttoibambini: la malaria,il colera e la diarrea". A dichiararlo e' Quendi Appleton, direttrice del Centro medico Sos di Monrovia in Liberia, attivo dal 2005. E una delle poche strutture mediche ancora aperte al pubblico e in funzione24 ore al giorno, sebbene gli indumenti di protezione siano ormai esauriti e l'emergenza sembra divenire sempre piu' drammatica.
Senza protezione anche il personale medico e infermieristico sarebbe a rischio contagio. "Io sono cresciuta nel Villaggio Sos di Monrovia insieme ai miei quattro fratelli. Eravamo orfani e abbiamo trovato una casa e una famiglia. Sognavo di poter aiutare anch'io gli altri. Ho studiato e sono diventata infermiera - racconta la direttrice -. Noi stiamo cercando di fare il possibile. Sulle 60 persone che trattiamo ogni giorno, 40 sono bambini. La maggior parte di loro vengono per febbre alta, malaria,tifo e polmonite. Quando ci sono casi di presunta ebola chiamiamo un team del ministero della Sanita'che li trasferisce nei centri medici specializzati.
Davanti al nostro centro si accalcano tantissime persone. Il problema piu' grande e' che non possiamo lasciarli in coda.
Rischierebbero il contagio". "Alcuni di loro arrivano stremati dopo lunghe ore di viaggio - racconta - e molti sono coloro che tentano di scappare quando li informano che esiste una possibilita' che siano stati contagiati. Mostrano paura e rifiutano di credere alla pericolosita' della malattia".
(Wel/ Dire)
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