"Serve intervento, situazione drammatica di molti ospedali"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 22 ott. - "Considerata la grave crisi che da anni ormai sta colpendo gli ospedali religiosi del Paese, l'Assemblea nazionale dei delegati dell'Anmirs ha chiesto ai componenti della segreteria nazionale e in particolare al segretario nazionale di farsi portavoce presso la Santa Sede e il ministero della Salute della preoccupazione e della sofferenza che da troppo tempo ormai attanaglia queste strutture e il personale che vi opera". Lo comunica, in una nota, l'Associazione nazionale medici istituti religiosi spedalieri.
"Vere e proprie eccellenze sono abbandonate a se stesse- prosegue la nota- vittime di una disparità di trattamento con gli ospedali pubblici e, in pochi, circoscritti casi, di una cattiva gestione di amministrazioni poco lungimiranti. Se è vero che alcuni ospedali stanno finalmente vedendo la luce altri, purtroppo molti, rischiano di finire nel baratro della crisi economica, con gravi conseguenze per la tenuta dei livelli occupazionali e il mantenimento dell'equiparazione dei titoli e dei servizi".
"Per questo riteniamo non più procrastinabile un'azione della Santa Sede e del ministero della Salute a cui rivolgiamo un appello ad intervenire al più presto per risolvere una crisi drammatica e duratura per quegli ospedali che da anni rappresentano un riferimento per una visione cristiana della cura dei sofferenti. Siamo certi che il nostro appello non resterà inascoltato e che tutte le istituzioni, sia religiose che laiche, sapranno garantire un piano condiviso per il rilancio dell'ospedalità classificata" conclude il comunicato.
(Wel/ Dire)