(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 8 ott. - Si è svolto il 6 ottobre a Roma, a Palazzo Chigi, l'evento "Biotecnologie: nuovi scenari in medicina e l'industria della salute". L'incontro, in programma nell'ambito della seconda edizione della European Biotech Week (EBW) - una intera settimana, dal dal 6 al 12 ottobre, per raccontare le biotecnologie nei loro diversi settori di applicazione - è stato organizzato da Assobiotec, l'Associazione Nazionale per lo sviluppo delle Biotecnologie, che fa parte di Federchimica, in collaborazione con ASIS (Associazione Studi sull'Industria della Salute) e Comitato nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della vita..
All'incontro sono intervenuti il Vice Presidente delegato alla Salute di Assobiotec, Riccardo Palmisano, insieme a Franco Cuccurullo, Presidente Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri (CNBBSV), Marco Macchia, Presidente ASIS - Associazione Studi sull'Industria della Salute, Stefano Rimondi Presidente Assobiomedica, Marco Frey, Presidente Cittadinanzattiva, Eugenio Aringhieri, Presidente Gruppo Biotecnologie - Farmindustria, Antonio Marchetti, CNBBSV - Rete Medicina Predittiva, Oncologia, Carlo Caltagirone, CNBBSV - Rete Medicina Predittiva, Malattie Neurodegenerative, Gianluigi Condorelli, CNBBSV - Rete Medicina Predittiva, Malattie Cardiovascolari e Massimo Sargiacomo dell'Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara, con la moderazione di Roberto Turno, Vice Direttore de Il Sole 24 Ore Sanità.
"La Commissione Europea- ha dichiarato Riccardo Palmisano, Vice Presidente di Assobiotec- ha identificato le biotecnologie tra le Key Enabling Technologies (KET) in grado di contribuire, in termini di valore aggiunto, al rilancio di molteplici settori dell'industria tradizionale e alla gestione delle molte sfide che la nostra società si trova ad affrontare. Nel settore della salute, già oggi le biotecnologie consentono di sviluppare farmaci e strumenti diagnostici che hanno permesso di prevenire e curare malattie fino a ieri non preventivabili né curabili, consentendo anche al Sistema sanitario nazionale di generare risparmi sul fronte della spesa". Con questa iniziativa, ha sottolineato Palmisano, "abbiamo voluto costruire un momento di incontro e confronto a livello istituzionale per discutere di una strategia che consenta di usare le biotecnologie come strumento di prevenzione e cura, ma anche di crescita e competitività, oltre che di sviluppo occupazionale qualificato e giovanile".
(Wel/ Dire)