"Garantisca esame proposte di acquisizione arrivate per gruppo"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 19 nov. - "Nonostante i nostri inviti a fare chiarezza, i commissari dell'Idi preferiscono ancora oggi restare in silenzio trincerandosi dietro ad un atteggiamento poco disponibile al confronto. Nel frattempo, nonostante gli sforzi di tutti, l'attuale struttura commissariale continua per propria ammissione 'a bruciare cassa' producendo un disavanzo di oltre un milione di euro al mese, dilapidando quindi i crediti dei dipendenti. Ecco perché chiediamo che intervenga quanto prima il ministro Guidi, al cui dicastero è affidata la supervisione del caso, per garantire che le proposte di acquisizione arrivate per il gruppo vengano esaminate con la giusta considerazione". Lo dichiara, in una nota, Donato Menichella, segretario nazionale Anmirs, Associazione nazionale medici istituti religiosi spedalieri.
"Siamo infatti venuti a conoscenza di un' offerta riconducibile al Vaticano- prosegue Menichella- che prevederebbe la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali ed il pieno rilancio della struttura. Inoltre si farebbe carico di tutti i debiti verso i dipendenti, compresi gli stipendi non corrisposti ed il Tfr, e garantirebbe il mantenimento dell'attuale status giuridico e quindi dell'equiparazione dei titoli e dei servizi con il personale del Servizio sanitario nazionale".
"Una proposta vera, concreta, che non capiamo veramente come possa essere rifiutata e soprattutto per cosa, considerato che non ne sono pervenute altre. Purtroppo non è eterna, è vincolata ad una scadenza temporale, per cui ogni ora che passa senza prenderla in considerazione seriamente fa tornare nuovamente l'Idi sull'orlo del baratro".
"Come più volte ribadito l'Anmirs è pronta a battersi in ogni sede per garantire i propri iscritti e tutti i dipendenti da manovre imprudenti", conclude il comunicato.
(Wel/ Dire)