Non solo attenzione a calorie, menù del futuro attiva mitocondri
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 19 nov. - Chi è ossessionato dalle calorie contenute nei cibi potrebbe da oggi avere un'altra fissazione: gli oligonutrienti. A fronte di un futuro in cui le malattie saranno sempre più derivanti da cibo e alimentazione, infatti, il problema non è costituito dalle calorie ma dagli elementi che assimilano il cibo che mangiamo. È quanto sostiene il dottor Antonio Monti, che sabato mattina ha presentato l'innovativa "dieta mitocondriale Nutristyle", a cura della direzione scientifica del gruppo Mare Termale Bolognese- Circuito della Salute Più (guidata dallo stesso Monti), nella cornice del villaggio termale di Monterenzio, ai piedi dell'Appennino bolognese.
Questa dieta pone l'accento non tanto sul mero apporto calorico dei cibi, ma sulla loro composizione in termini di oligonutrienti, che hanno la finalità di attivare i mitocondri cellulari alla base della salute e del benessere. Secondo Monti, infatti, "se mangiamo male è perché i minerali che assumiamo, che sono il fondamento dei mitocondri, non sono in sintonia con la nostra nutrizione. Per questo dobbiamo scegliere il cibo da mangiare per la nostra dieta in questa funzione, non per le calorie", perché "è inutile fare attenzione a grassi e carboidrati in eccesso se poi non prestiamo attenzione a come vengono assimilati nel nostro organismo". E la questione della corretta alimentazione, sottolinea Monti, è centrale non solo per eliminare i chili in eccesso, ma soprattutto per il benessere del corpo e la prevenzione delle malattie più comuni legate all'alimentazione, che sono in aumento, soprattutto tra i giovani.
"Il problema che viene rilevato come più incisivo nei prossimi anni riguarda l'obesità, il diabete, l'ipertensione e tutta una serie di affezioni metaboliche (colesterolo, dislipidemie, trigliceridi) che trovano la loro ragion d'essere in una errata alimentazione". Ad esempio, spiega Monti, "negli Stati Uniti il 10% della popolazione giovanile maggiorenne è già affetto da diabete e ipertensione a causa dell'eccesso di zuccheri". Una realtà confermata anche dal decimo rapporto sulla sanità italiana realizzato dall'Università degli Studi di Roma Tor Vergata e presentato il 4 novembre scorso alla Camera dei deputati, secondo il quale l'invecchiamento della popolazione e le relative malattie degenerative hanno già raggiunto la loro massima espressione.
(Wel/ Dire)