(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 5 nov. - Il sistema sanitario del Lazio contera' su 21.611 posti letto, cui 17.581 per acuti e 4.030 post acuti, con un rapporto di 2,99 per 1.000 abitanti per acuti e 0,69 per i post acuti. E' quanto prevede il Piano di riordino della rete ospedaliera 2014-2015 presentato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, alla presenza del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nella sede del dicastero a Roma a lungotevere a Ripa. In sala presenti gli assessori della Giunta regionale e i direttori generali di Asl e aziende ospedaliere di Roma e delle province. Il provvedimento riorganizza la rete dell'emergenza, quella cardiologica, del trattamento ictus, trauma grave e rete perinatale. Inoltre si opera un riequilibrio dell'offerta sanitaria nelle province e si organizza il sistema di Roma come centro di riferimento.
Il decreto di riordino della rete ospedaliera regionale per gli anni 2014-2015, come detto, riorganizza le reti dell'emergenza, quella cardiologica, del trattamento ictus, trauma grave e perinatale. Detto dell'emergenza, questa la situazione delle altre reti: - RETE CARDIOLOGICA - L'assetto della rete dell'emergenza cardiochirurgica è configurata con 4 centri di riferimento: policlinico Umberto I, Tor Vergata, San Camillo e Gemelli. Sono programmati 19 servizi di emodinamica. Nella città di Roma sono 13 i servizi di cardiologia ed emodinamica di supporto alla rete dell'emergenza territoriale, operativi h24 anche in regime di reperibilità notturna. Entro marzo 2015 il servizio di emodinamica di Ostia viene esteso da h12 ad h24. Viene prevista l'apertura del servizio di emodinamica a Tivoli presso la struttura cardiologica. - RETE ICTUS - Nel 2013 si sono registrati nella Regione Lazio circa 7.000 ricoveri per ictus ischemico e 1.700 per ictus emorragico.
L'attuale configurazione della rete prevede 4 aree con al vertice gli ospedali San Camillo, Gemelli, policlinico Tor Vergata e Umberto I, 11 strutture con Unità di terapia neurovascolare, 19 con la presenza di un team neuovascolare. Il sistema viene potenziato perché entro giugno 2015 è prevista l'apertura dell'unità di trattamento neurovascolare, sia presso il de Lellis di Rieti che presso lo Spaziani di Frosinone. Entro il 31 marzo 2015, stesura ed implementazione di protocolli operativi per il collegamento funzionale tra Utn II e centri afferenti (Utn I e Tnvpse) con particolare rilievo alla possibilità di effettuare la trombolisi anche nei centri periferici. Entro dicembre 2015, messa a regime per ciascuna delle quattro reti di un sistema regionale per la trasmissione di immagini e la consulenza a distanza, già in fase di avanzata sperimentazione tra Utn dell'Umberto I e quella di Tivoli.
- RETE TRAUMA - La rete per il trauma attualmente è articolata in tre Cts (centro traumi di alta specializzazione): il policlinico Umberto I, Gemelli e San Camillo. I Centri trauma di zona passano da 5 a 6: policlinico Tor Vergata, Sant'Eugenio, San Giovanni, Santa Maria Goretti di Latina, Spaziani di Frosinone, Belcolle di Viterbo e 17 Pronto soccorso. Nella rete il Sant'Eugenio-Cto assume un ruolo di particolare rilievo in quanto sede dell'unità spinale unipolare e del centro grandi ustionati regionale.
- RETE PERINATALE - Entro il 31 dicembre 2015 la rete viene riorganizzata su due livelli di cura rispetto ai tre attuali. Sono previste quattro reti assistenziali che fanno riferimento all'Umberto I, San Giovanni, San Camillo e Gemelli, con uno o due centri di II Livello ciascuna e relative strutture di I livello afferenti.
Entro il 30 giugno accorpamento della Uo ostetrica/neonatologica di Monterotondo (419 nati) con Tivoli e della Uo ostetrica/neonatologica di Colleferro (407 nati) con Palestrina. Entro la stessa data chiusura della unità di Tarquinia e contestuale qualificazione di quella di Civitavecchia. Nel Presidio ospedaliero di Tarquinia si mantiene l'attività ostetrica come casa di maternità. Entro il 30 giugno 2015 accorpamento della Uo ostetrica/neonatologica di Alatri con Frosinone. Anche in questo caso il presidio si trasforma in casa della maternità. A partire dal II semestre 2015, non contrattualizzazione dell'attività ostetrica/neonatologica per le strutture accreditate che documentano un volume di nati inferiore a 500.
(Wel/ Dire)