Il 15 marzo un convegno sul modello dir "per aprire la mente a 360 gradi"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 5 mar. - "Il bambino autistico tra tutti i pazienti è il più fragile perché le sue capacità comunicative sono molto deboli ma presenti. Il modello evolutivo Dir/Floortime riesce a cogliere i suoi segnali e il suo sviluppo, sul piano emozionale e affettivo, partendo proprio dalle sue proposte e focalizzandosi sull'area emozionale, considerata ormai come il perno di tutte le aree dello sviluppo". Ne è convinto Lorenzo Piscitelli, neuropsichiatria infantile, che il 15 marzo parteciperà al convegno 'Gli autismi nei luoghi, nei modelli, nelle persone', promosso dall'associazione 'Centro Generazioni' a Barletta, presso la Sala Convegni Giovani Open Space in viale Marconi 49.
"Oggi sappiamo che questo disturbo ha una forte componente genetica- prosegue il medico- ma dire genetica non significa affermare che non ci sia niente da fare, poiché l'ambiente ha una spinta fondamentale. C'è un continuo rapporto tra natura e ambiente, tra genetica ed epigenetica". Per Piscitelli è importante allora "capire come il bambino autistico sente. Ci sono piccoli con una soglia di sensibilità più alta o più bassa e si possono irritare o disregolare più facilmente. Il soggetto autistico ha un pianto meno modulato- spiega il neuropsichiatra- dà segnali più confusi al genitore che ha difficoltà a regolare il figlio". Per questo motivo, nel modello Dir/Floortime di Greenspan "si cercano sempre le proposte del minore autistico, così da creare dei piccoli circoli di comunicazione e rompere gli schemi chiusi del bambino. Questo l'Aba (Analisi comportamentale applicata) non lo fa". Inoltre, "se un bambino autistico si intrattiene in attività ripetitive, queste non vanno bloccate come farebbe il metodo comportamentale. Al contrario- precisa- vanno attenzionate, rappresentando una proposta che noi dobbiamo trasformare in qualcosa di più creativo attraverso 'un'opposizione giocosa'".
Il Dir/Floortime "in Italia è a macchia di leopardo. L'Aba è più diffuso essendo ben organizzato, privato e molto forte a livello di marketing". Analizzando poi le Linee guida dell'Istituto superiore di Sanità, Piscitelli spiega che "se è vero che il Dir viene citato una sola volta, è anche vero che lo si fa in modo significativo. Dire che 'Non c'è nessuna prova scientifica che l'Aba sia superiore al Dir' non è cosa da poco. Sicuramente questo confronto tra metodi comportamentali e modelli evolutivi proseguirà- aggiunge il medico- e sono sicuro che altri lavori usciranno e avremo altre informazioni, però averlo messo in evidenza nelle Linee guida non è né casuale né banale". Il Dir è un modello "aperto agli altri interventi- continua il neuropsichiatra pugliese- che possono essere implementati nei bambini in tempi diversi. La terapia deve essere calata e disegnata a livello sartoriale sul singolo bambino. Mettere tutti sotto l'Aba è come voler curare tutte le malattie con l'aspirina".
Oggi le neuroscienze "ci stanno consentendo di superare questa divisione storica e ideologica tra psicoanalisti e comportamentisti, perché l'aria mentale è molto complessa e la diversità è una ricchezza che deve costringerci a metterci sempre in discussione". In questo contesto, il modello Dir "ha rotto gli schemi. È un modello non psicoanalitico e non comportamentale, ma biopsicosociale. Legge a 360 gradi l'individuo analizzandone i fondamenti biologici, la componente ambientale dello sviluppo e gli aspetti psicologici legati all'emotività". Piscitelli conclude: "Sicuramente per gli aspetti emozionali il Dir richiama il modello psicodinamico, ma per altri aspetti si avvicina al cognitivismo costruttivista: il bambino non impara con un ragionamento astratto, mette il corpo allo stesso livello del cognitivo (oggi si parla di 'conoscenza endocorporea'). Questi muri ideologici (comportamentale, cognitivista, psicodinamico e biopsicosociale) esistono solo per una logica di marketing, perché altrimenti non hanno senso. Nella diagnosi e riabilitazione bisogna aprire la mente a 360 gradi".
(Wel/ Dire)