SANITA. Ok consiglio superiore ad Avastin, Emilia-Romagna "di buon umore"
Lusenti: Confermato il nostro orientamento, ora tocca all'Aifa
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 21 mag. - Il via libera del Consiglio superiore di sanità all'Avastin è un'altra piccola vittoria per la Regione Emilia-Romagna. "Oggi sono di buon umore", afferma l'assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti, intervenuto ieri al congresso regionale dell'Anaao Emilia-Romagna a Bologna. Interpellato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dopo la maxi-multa da 180 milioni di euro ai colossi farmaceutici Roche e Novartis, accusati di fare cartello per influenzare il mercato (Lucentis costa molto più di Avastin), due giorni fa il Consiglio superiore di sanità ha dato il via libera all'utilizzo "il più presto possibile dell'Avastin per il trattamento della degenerazione maculare senile". Il Css ha dunque "riaffermato che i profili di sicurezza ed efficacia di Avastin e Lucentis sono equivalenti- sottolinea Lusenti- in linea con il nostro parere".
Quindi, afferma l'assessore, "si rafforza la corrente di pensiero" che sostiene l'equivalenza dei due farmaci. Tuttora però "manca l'ultimo pezzo", segnala comunque Lusenti, ovvero l'Aifa, l'unico ente titolato a dare il via libera definitivo all'Avastin per l'uso off label nella cura alla maculopatia senile. "Speriamo che il parere del Consiglio superiore di sanità dia un'accelerata alla risposta rispetto alla domanda che anche noi, come Regione, abbiamo già reiterato nell'aprile scorso". Da questo punto di vista, il ministro pare avere le idee molto chiare. Il parere del Consiglio superiore di sanità "cambia le cose sia per i pazienti sia per il servizio sanitario nazionale- ha detto Lorenzin in questi giorni- quando sarà possibile effettuare lo spacchettamento del farmaco": secondo il Css, infatti, Avastin dovrà essere venduto in monodosi e non più in flacone intero.
(Wel/ Dire)
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