(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 25 giu. - "L'uomo guarda al cielo con sentimenti contrastanti: timore e ambizione segnano il suo sguardo, la percezione di essere infinitamente piccolo e schiacciato sulla Terra si rovescia in un'irresistibile tensione alla salita": è dedicata all'ascesa la tavola rotonda organizzata dal Centro culturale junghiano Temenos di Bazzano (Bo).
L'incontro si tiene il 12 luglio in un luogo suggestivo, che richiama proprio il concetto cardine della discussione. E' il forte di Bard, in Val d'Aosta. Lì si riuniranno esperti di varie discipline per discutere di "Elogio dell'ascesa: filosofia, psicoanalisi, architettura, religione e alpinisti di fronte al fascino della verticalità".
"Il forte di Bard - commenta lo psicoanalista e vicepresidente del Centro Temenos, Michele Oldani, motivando le ragioni che hanno portato alla scelta della location - non può che stimolare riflessioni sul tema della verticale. Salire ci rende più forti, conquistiamo una nuova visione della realtà che l'altezza ci restituisce dimensionata; ciò che era grande diventa piccolo e la stessa vita che scorre lontana nella sua consueta orizzontalità ci appare meno invadente e più comprensibile".
Relatori, oltre a Oldani, diversi esponenti di rilievo delle varie discipline, di fama nazionale e internazionale. Da Romano Madera (filosofo) e Nives Meroi (alpinista, una delle poche donne al mondo ad aver scalato le vette più alte del pianeta) a un altro notissimo alpinista, Maurizio Zanolla più conosciuto come Manolo. Ancora, Luciano Manicardi (monaco biblista) e Daniel Baumann (architetto). Condurrà i lavori il giornalista, scrittore e alpinista Enrico Camanni.
"La propensione all'ascesa, così utile all'essere umano per accedere a una nuova visione dell'esistere - spiega ancora Oldani - contiene però il pericolo della fuga, della sottrazione alla necessità di permanere nella consuetudine, nella ripetizione e nella banalità della vita per trasformarsi e trasformarla. Per questo diventa necessario per ogni uomo trovare un equilibrio tra l'alto e il basso, tra lo straordinario e l'ordinario, quel particolare punto di vista che gli permetta di percorrere la propria strada guardandola contemporaneamente da una prospettiva più elevata".
L'appuntamento è alle 10.00 per la visita al museo delle Alpi; alle 14, invece, per la tavola rotonda.
(Wel/ Dire)