Marroni: noi ai vertici in Italia; un tallone d'achille nei Ps
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 11 giu. - Netto miglioramento per gli indici della sanità toscana. È quanto contenuto nel rapporto MeS 2013 sull'assistenza medica della regione curato dal laboratorio management e sanità della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. "Sono risultati molto soddisfacenti- commenta l'assessore regionale alla Salute, Luigi Marroni- che del resto confermano i riconoscimenti che in questi ultimi sei-otto mesi sono arrivati alla Toscana". L'ultimo in ordine di tempo, la cosiddetta 'Griglia Lea': la conferma da parte del ministero che per il 2012 la Toscana garantisce i livelli essenziale di assistenza. "In questa classifica, il sistema sanitario toscano è il secondo, a pari merito con quello del Veneto, dopo l'Emilia-Romagna e prima di Piemonte e Lombardia. La valutazione del MeS ci sarà molto utile, come ogni anno, per migliorare le performance della sanità toscana. Le aziende- dice Marroni- si stanno sempre più omogeneizzando, altra questione importante perché dobbiamo evitare grosse differenze fra le Asl per livellarle tutte verso l'alto".
Due i talloni d'Achille: Pronto soccorso, con una limatura del tasso di feedback positivo dei pazienti e le liste d'attesa. "È sicuramente un punto da migliorare, presenteremo a breve un progetto rivoluzionario sulle liste d'attesa". Il tasso di soddisfazione, invece, degli accessi ai Pronto soccorso è calato dal 91,8% del 2011 al 90,6% del 2013. Del resto, si registra anche un incremento del ricorso dei pazienti al Pronto soccorso: 1,3 milioni a livello annuo con un progresso dell'1,5%. In questa statistica spicca la performance di Prato, che col nuovo nosocomio "Santo Stefano" riesce ad attrarre un segmento significativo di utenti che precedentemente preferivano ricorrere alle cure dell'ospedale fiorentino di Careggi.
Mentre i progressi riguardano la sanità d'iniziativa, la percentuale di popolazione assistita oltre i 16 anni dai medici di famiglia è lievitata dal 35% del 2011 al 45% del 2013, la riduzione del 3% dell'ospedalizzazione dei diabetici e dei ricoveri considerati impropri. Il tasso di accesso per uno scompenso cardiaco si è ridotto da 178 a 155 ogni 100 mila abitanti. Globalmente si registrano miglioramenti nel 65% degli indicatori del 'MeS'. Un sistema che si regge anche dal punto di vista finanziario, in quanto la spesa farmaceutica è stabile a 195 euro pro capite.
Efficienza anche nella rapidità degli interventi chirurgici, il 71% di fratture del femore nel 2013 sono state operate entro due giorni e una riduzione dei cesarei dal 21% del 2007 al 18% del 2013 con un trend costantemente in discesa in questi anni.
(Wel/ Dire)