(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 29 gen. - "Non sta a me né alla norma stabilire quali devono essere i metodi di cura: ma dobbiamo essere attenti, aperti, dobbiamo ascoltare le diverse parti, perché il nostro impegno è aiutare la famiglia e i bambini che crescono". Lo dice Venera Padua, senatrice del Pd e relatrice in commissione Sanità del ddl in materia di autismo, al termine della seduta in cui sono state audite alcune associazioni ed esperti della materia (Opera santa Rita onlus, Casa di Ventignano, Ragazzi speciali onlus, Istituto di ortofonologia). "L'importante- sottolinea- è che questi bambini vengano accompagnati, è quello che cerchiamo di fare stimolando un pensiero nazionale. Da Costituzione ognuno di noi ha diritto a essere aiutato e curato, e l'autismo è uno dei casi più pesanti".
Poi, aggiunge: "Stiamo lavorando per dare una risposta e cercare di far crescere la consapevolezza, dare l'autonomia a queste persone. Già ci sono dei modelli virtuosi nel nostro Paese, dobbiamo far sì che in tutta Italia i pazienti abbiano le stesse possibilità di cura. Se i bambini sono diagnosticati precocemente possono raggiungere un'autonomia e uno sviluppo veramente diverso da chi inizia più tardi". E poi, dice ancora Padua, ci sono le famiglie, i genitori che devono anche loro essere "formati, sostenuti, accompagnati in un percorso che dura anni".
(Wel/ Dire)