SANITA. Emilia R., 9 mln in 4 anni per i religiosi in corsia
Ira Grillini (Libdem): Cifra choc, va azzerata
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 29 gen. - In quattro anni le Ausl dell'Emilia-Romagna hanno speso quasi nove milioni di euro per l'assistenza religiosa negli ospedali. Una cifra che fa saltare sulla sedia Franco Grillini, consigliere regionale LibDem e storico leader del movimento omosessuale. "E' una cifra choc- attacca Grillini- uno spreco intollerabile, soprattutto in un periodo come questo di crisi e di tagli alla finanza pubblica.
L'assistenza religiosa dovrebbe essere fatta su base volontaria, non si dovrebbe spendere affatto. Anche perchè spesso questa assistenza diventa molesta".
Grillini ha presentato una domanda di attualità, in Assemblea legislativa, proprio per sapere quali siano state le spese sostenute dal Servizio sanitario regionale negli ultimi quattro anni per finanziare il servizio di assistenza religiosa. Il sottosegretario Alfredo Bertelli risponde spiegando che dal 2010 al 2013 le Ausl dell'Emilia-Romagna hanno speso circa 2,2 milioni di euro all'anno: a conti fatti, dunque, quasi nove milioni per l'intero periodo. "Per quanto riguarda il personale a tempo indeterminato- aggiunge Bertelli- in base a una convenzione, in regione vi sono attualmente cinque assistenti religiosi presso l'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna", ai quali è applicato il contratto nazionale di lavoro del comparto sanità.
Il sottosegretario sottolinea poi che "a fronte delle riduzioni di spesa imposte in questi anni, non vi è stata una riduzione dei posti letto se non marginale". Dunque, la riorganizzazione prevista dalla Regione sulla rete degli ospedali in Emilia-Romagna "non modifica evidentemente la necessità di conforto religioso, ma lo distribuisce su diverse tipologie di assistenza sanitaria- precisa Bertelli- il riordino ospedaliero costituirà pertanto un'occasione di riflessione complessiva su come meglio adeguare tale servizio alle mutate condizioni di assistenza e bisogno religioso".
Il sottosegretario ricorda che è la legge del 1978 che istituisce il Servizio sanitario nazionale a stabilire che in tutte le strutture di ricovero sia assicurata l'assistenza religiosa. Per i cattolici, l'assistenza spirituale è prevista anche dagli accordi dell'84 tra Stato e Vaticano. La Regione ha poi approvato una propria legge sull'assistenza sanitaria negli ospedali, nel 1989, che prevede sia ogni Ausl a siglare un'intesa con le rispettive diocesi, di durata annuale rinnovabile, o altre congregazioni religiose.
(Wel/ Dire)
|