SANITA. 'Game therapy', quando un videogioco salva la vita
Parla Pensieri, esperto programmazione neuro-linguistica medica
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 26 feb. - Superare una grave fobia, aiutare la riabilitazione del corpo, alleviare il dolore post-operatorio: oggi guarire con l'aiuto del mondo virtuale non è più fantascienza. Ne è convinto il professor Claudio Pensieri, professionista in programmazione neuro-linguistica medica, che sull'argomento ha scritto un libro dal titolo: 'Game Therapy.
L'uso dei mondi sanitari in campo virtuale', presentato presso la sala della Mercede della Camera dei Deputati.
"Un videogioco oggi è in grado di curare o meglio di riabilitare una vita- spiega alla Dire Claudio Pensieri-. Il videogioco di per sé è stato studiato nel campo della sanità in molteplici situazioni: alcune università le hanno studiate per riabilitare persone che hanno subìto un ictus oppure un danno cerebrale; alcune hanno utilizzato la tecnologia dell'Xbox con una telecamera che riprende i movimenti; altre ancora hanno fatto uso di tecnologie più alla portata di tutti come la Wii o la Play Station. Penso a 'Dance Dance Revolution', un videogioco usato per aiutare i bambini obesi a dimagrire. Tantissime sono le applicazioni low cost".
Non solo. Grazie alla tecnologia sono stati creati dei veri e propri mondi virtuali intorno ad una patologia per riuscire a curarla. "Basti pensare a quei videogiochi- prosegue Pensieri- che aiutano a superare disturbi come l'agorafobia e la dismorfofobia. Mondi virtuali esistono ancora per aiutare i pazienti a superare lo stress post-traumatico, come i veterani che ritornano dalla guerra".
Insomma ogni giorno nuove sperimentazioni in campo medico dimostrano gli straordinari effetti benefici dell'interattivita' sul benessere fisico e psichico dell'uomo. E con una completa serie di case history il volume di Pensieri racconta un futuro non troppo lontano dove anche un videogioco puo' salvare le vite.
Alla presentazione del libro anche l'on. Paola Binetti, in veste di neuropsichiatra: "La tecnologia al servizio della sanita' oggi e' gia' un fatto- dice Binetti- quello che con l'intervento di oggi il dottor Pensieri ha reso visibile agli occhi di tutti e' l'infinita' varieta' di applicazioni che la tecnologia puo' avere, non soltanto per quello che riguarda la formazione in particolare dei medici, ma anche e soprattutto nel grande campo della riabilitazione. La Wii per i pazienti che vengono fuori da un ictus ne e' un esempio. Ma penso anche ai bambini con la sindrome da deficit di attenzione e iperattivita', che grazie alla tecnologia possono imparare a moderare la dispersione dell'interesse. Da ultimo, un campo di applicazione interessante e' nella medicina dei disastri, quando e' chiaro che non si puo' simulare una catastrofe: ebbene, sempre grazie al mondo virtuale, oggi si possono formare i medici".
(Wel/ Dire)
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