(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 23 apr. - Da solo, il buco nelle casse della Asl 1 di Massa Carrara con i suoi 420 milioni di euro equivale alla metà circa dei tagli previsti dal Def al Fondo Sanitario nazionale per il 2014. Come sosterrà, la Toscana, una eventuale ulteriore contrazione delle erogazioni statali? E' preoccupato, il vicepresidente della commissione Sanità Stefano Mugnai (Fi) che rivolge al governatore toscano Enrico Rossi un appello preciso: "Anziché pensare a rimpastini che tanto sanno di uno spoil system immolato ai correntismi nel Pd- incalza- la prossima volta che incontra il premier Renzi, il presidente della Regione farà meglio a occuparsi di scongiurare tagli al fondo sanitario o in Toscana il settore andrà definitivamente ko". Le considerazioni di Mugnai poggiano sui numeri: "Rossi ha sempre inteso minimizzare la portata di quanto accaduto a Massa- ricorda l'esponente di Fi- ma la portata di quella voragine oggi si palesa in tutta la sua enormità. Basti pensare che, da solo, quel buco di bilancio equivale a circa la metà dell'intero taglio previsto per il 2014 al Fondo sanitario per tutta l'Italia, stimato nel Def a 868 milioni. Ovvio: se i tagli di risorse statali andranno a sommarsi con i passivi già in essere, e Massa in questo non è la sola Asl, il sistema sanitario toscano rischia il ko tecnico".
Per altro "qui il governo nazionale, amico del governo regionale, altro che cambiare verso: la tecnica è quella trita e ritrita dei tagli lineari indiscriminati".
Quanto alla Toscana, qui coi tagli ai servizi, osserva il vicepresidente della commissione Sanità, siamo al fondo del barile: "Tra blocchi del turn over per il personale medico, primariati vacanti, liste d'attesa ormai inaccettabili e fuori controllo, la situazione è talmente pesante che i casi anche clamorosi di malasanità divengono una conseguenza terribile ma da mettere in conto: errori in sala operatoria come quello emerso giusto ieri di un paziente oncologico operato al rene sano, scambi di paziente con esiti talvolta purtroppo anche fatali come nell'agosto scorso a Grosseto o pochi mesi prima a Careggi a Firenze, l'errore diagnostico all'ospedale di Orbetello che nell'estate scorsa fece scattare un'ispezione ministeriale, l'ambulanza prima di defibrillatore in Versilia...".
La responsabilità, secondo Mugnai, è politica: "La giunta toscana- riflette il consigliere regionale- negli anni ha fatto della sanità un totem macina-consensi, un luogo 'politico' in cui attribuire poltrone e incarichi appesantendo apparati e burocrazie a scapito dei servizi. In questo, la giunta ha dimostrato una volontà pervicace tanto da abdicare dal dovere di produrre un reale e trasparente governo del sistema. E complice la nebbia, si sa, si possono fare molte cose. Da tutta la legislatura manca il Piano sanitario. Ciascuna Asl, ormai, fa repubblica a sé con un'unica mission: tagliare. E i cittadini, che già pagano fior di tasse oltre a esosi ticket: il loro interesse che fine fa?" (Wel/ Dire)