"Pazienti lasciati senza cure, Zingaretti revochi ordinanza"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 23 apr. - "Stanchi dello sgradevole spettacolo a cui assistiamo da settimane, la mattina del 18 aprile la Uil Fpl di Roma e Lazio insieme ad alcuni malati di artrite reumatoide hanno deciso di occupare il reparto di Reumatologia del San Filippo Neri". Lo afferma il segretario della Uil Fpl Roma e Lazio, Paolo Dominici.
"Ci sono molti pazienti con artrite reumatoide in cura con farmaci biologici nel reparto ancora in cerca di una nuova struttura dove iniziare nuovamente la terapia- spiega Dominici-Non tutti gli ospedali sono abilitati ad erogare e somministrare questo tipo di terapia, ma solo quelli legati al progetto Antares sulla sperimentazione del farmaco. Anche per questo motivo, si comprende perché i farmaci biologici non vengano prescritti a tutti ma solo ai pazienti che non rispondono ad altre terapie e che, di conseguenza, versano in condizioni più gravi. Si tratta di oltre 3mila pazienti complessivi, con patologie di diversa gravità, fino ad arrivare ai circa 100 pazienti che necessitano di proseguire le cure con i farmaci biologici. Allo stato attuale, di fatto, per molti di loro non è assicurata la continuità assistenziale, che in ogni caso non sarebbe priva di disagio a causa dello spostamento in altre strutture, magari più distanti dall'abitazione. Perché chiudere un reparto che funziona?".
Secondo Dominici "da tempo ormai il San Filippo Neri è oggetto di inquietanti attenzioni da parte della Regione Lazio senza capire che si è declassata un'azienda punto di riferimento per il Lazio ma anche per tutto il territorio nazionale. Continueremo l'occupazione sino alla revoca dell'ordinanza commissariale.
Ricordiamo che di fatto l'ospedale non è più ufficialmente centro Antares e perde dunque di diritto la possibilità di prescrivere i farmaci biologici ai propri pazienti".
(Wel/ Dire)