Sciopero venerdì, bedetti: azienda vuole metterci il bavaglio
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 9 apr. - I dipendenti del Policlinico Sant'Orsola di Bologna avrebbero accumulato oltre un milione di ore di straordinario non pagato, pari a circa 13 milioni di euro di debito a carico dell'Azienda ospedaliera. Sono le stime fatte dalla Fials-Confsal, che martedì ha incontrato la stampa per illustrare le ragioni dello sciopero convocato per venerdì.
Le cifre riferite dal sindacato rappresentano lo "storico" accumulato negli anni. Nel 2013, per esempio, si sono registrate 161.305 ore di straordinario: 58.531 quelle pagate, 102.774 quelle di cui gli operatori sono creditori. "Se tutti i dipendenti chiedessero il pagamento degli straordinari arretrati l'Azienda dovrebbe tirar fuori 13 milioni", avverte Daniele Bedetti, segretario della Fials di Bologna, spiegando che di norma il Sant'Orsola riesce a pagare 1,8 milioni all'anno per gli straordinari. "E' come se tutti i clienti di una banca- aggiunge Bedetti- andassero a ritirare i propri risparmi: la banca fallirebbe". Per dare un'idea del debito accumulato, poi, il sindacato autonomo sottolinea che con 13 milioni di euro il S.Orsola potrebbe pagare 640 operatori per un anno di lavoro. E non è finita. Agli straordinari accumulati, infatti, si aggiunge il problema delle ferie non godute: a fine 2012 risultavano 76.196 giornate, con 379 operatori che ne avevano più di 36 da smaltire e solo 547, sugli oltre 4.000 dipendenti totali, che erano in pari. Problemi che nascono, per la Fials, dalla carenza di organico: a marzo il S.Orsola contava 4.610 dipendenti contro i 4.671 del 2013, i 4.778 del 2012 ed i 4.846 del 2011. Gli infermieri, in particolare, sono passati dai 1.969 del 2011 ai 1.879 attuali. In questo quadro, la Fials lamenta la mancanza di "informazione preventiva" sulle decisioni aziendali, pur essendo il secondo sindacato "con 600 iscritti" e "14 Rsu su 48".
Il sindacato autonomo mette nel mirino le "relazioni pericolose e potenzialmente collusive", usando le parole di Bedetti, che ci sarebbero tra Azienda, Conferenza territoriale socio-sanitaria, Regione Emilia-Romagna e Cgil, Cisl e Uil. A diversi incontri sono state convocate solo queste ultime sigle, afferma Bedetti, accusando gli altri sindacati di chiudere un occhio sulle difficoltà del policlinico: "Tacere su queste condizioni vuol dire essere conniventi ed omertosi".
Tra le altre problematiche, il vicesegretario Alfredo Sepe segnala che "non abbiamo i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) perchè l'Azienda non garantisce l'agibilità all'esercizio di questa funzione". Poi c'è l'incertezza sul futuro di 15 dipendenti per l'esternalizzazione della gestione delle centrali termiche: "Non sappiamo che fine faranno", afferma Bedetti. La Fials, inoltre, chiede di aumentare la quota di entrate "extra bilancio" che l'Azienda destina al personale: 57.000 euro, nel 2013, su 487.559 euro tra introiti dai distributori automatici (457.984) e dagli spazi pubblicitari (29.574). Questo mentre intanto, segnala Bedetti, l'abbonamento che i dipendenti devono pagare per parcheggiare l'auto "è salito da 150 a 300 euro all'anno". Rispetto all'imminente sciopero, inoltre, la Fials accusa il Sant'Orsola di "ostruzionismo", perchè l'azienda non avrebbe dato notizia della protesta, non garantirebbe le sostituzioni di chi intende aderire ed avrebbe negato la possibilità di allestire un gazebo e di fare un volantinaggio. E' un "bavaglio", attacca Bedetti: per questo la Fials ha inviato una diffida all'Azienda ed ha scritto alla Commissione nazionale di garanzia non escludendo una "condotta antisindacale". Venerdì, durante lo sciopero, il sindacato effettuerà un corteo dal padiglione 2 all'ufficio del direttore generale Sergio Venturi, a cui chiederà un incontro.
(Wel/ Dire)