(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 2 apr. - Il trauma cranico è una crescente causa di accesso al pronto soccorso anche in età pediatrica ed è quindi sempre attuale la sfida diagnostica che i bambini affetti da tale patologia pongono nella pratica clinica. Per questo la Società italiana di Medicina d'emergenza e Urgenza pediatrica (Simeup), in occasione del suo Congresso Nazionale che quest'anno si svolge a Torino, presenta le raccomandazioni per l'approccio in pronto soccorso al bambino con trauma cranico.
Queste raccomandazioni, spiega Antonio Urbino, presidente del Simeup, "nascono con l'intento di supportare il medico di pronto soccorso nel percorso assistenziale del bambino con trauma cranico. Esse derivano da un'attenta analisi delle evidenze presenti nella letteratura scientifica e, in assenza di queste, dall'opinione di esperti della materia che hanno contribuito all'elaborazione di questo documento". Le raccomandazioni, elaborate da un gruppo di lavoro della Simeup, coordinato dalla professoressa Liviana Da Dalt, non sostituiscono il giudizio e la responsabilità del medico nelle decisioni per i singoli pazienti e si applicano bambini con trauma cranico sospetto o testimoniato avvenuto nelle precedenti 24 ore alla valutazione in pronto soccorso.
Simeup ricorda inoltre che nei Paesi sviluppati, dove i traumi costituiscono la prima causa di mortalità in età evolutiva, il trauma cranico è quello più comunemente riscontrato con un'incidenza annuale stimata pari a 1.850 bambini su 100mila per la fascia di età 0-4 anni, di 1.100 su 100mila per quella 5-9 anni e di 1.170 su 100mila per i minori tra i 10 e i 14 anni. Nel trauma cranico grave la prima esigenza è legata alla necessità di pronta stabilizzazione e prevenzione del danno neurologico acuto. Nel trauma minore, che costituisce oltre il 90% dei casi, l'esigenza è invece fondamentalmente legata al dover bilanciare il rischio di perdere lesioni intracraniche clinicamente significative con i costi, ma soprattutto con il potenziale danno radiante legato all'esecuzione, spesso impropria, di tomografia computerizzata (Tc) cerebrale, esame tuttora considerato il gold-standard per la diagnosi.
L'aumentata disponibilità e la crescente rapidità del tempo di esecuzione di tale esame ne ha però anche aumentato in maniera impropria l'utilizzo. È su tutte queste premesse che si colloca la necessità, espressa dalla Simeup, di rivedere la sua linea guida sull'approccio in pronto soccorso al bambino con trauma cranico, con l'obiettivo di assicurare il massimo grado di appropriatezza degli interventi e ridurre al minimo quella parte di variabilità nelle decisioni cliniche legata alla carenza di conoscenze e alla soggettività nelle scelte assistenziali.
(Wel/ Dire)