(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 set. - Gli italiani consumano sempre piu' farmaci cardiovascolari mentre in generale la spesa farmaceutica territoriale pubblica e' in calo nel 2012 rispetto all'anno precedente. Sono alcuni dei passaggi del rapporto dell'Aifa, realizzato dall'Osservatorio sull'impiego dei medicinali (Osmed), l'agenzia italiana del farmaco, a proposito della relazione degli italiani con i medicinali (spesa, consumo), presentato a Roma.
LA SPESA FARMACEUTICA La spesa territoriale pubblica, comprensiva della spesa dei farmaci erogati in regime di assistenza convenzionata e della spesa per i farmaci erogati in distribuzione diretta e per conto di classe A, e' stata di 11.823 milioni di euro (il 61% della spesa farmaceutica territoriale) e ha registrato, rispetto all'anno precedente, una riduzione del -8%, principalmente determinata da una diminuzione della spesa farmaceutica convenzionata netta (-10,3%), mentre rimane stabile la spesa per i farmaci in distribuzione diretta e per conto (+0,2%). La spesa a carico dei cittadini, comprendente la spesa per compartecipazione, la spesa per i medicinali di classe A acquistati privatamente e quella dei farmaci di classe C, ha registrato una riduzione del -1,5% rispetto al 2011. La spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche e' risultata pari a 7,9 miliardi di euro (132,9 euro pro capite), con un incremento rispetto al 2011 del 12,6%.
CATEGORIE TERAPEUTICHE PIÙ PRESCRITTE I farmaci cardiovascolari rimangono al primo posto in termini di consumo (516 DDD/1000 ab die.) e di spesa farmaceutica totale sia pubblica che privata (4.350 milioni di euro). Al secondo posto per consumo (e per spesa) si collocano i farmaci dell'apparato gastrointestinale e metabolismo (242,2 DDD ogni 1.000 abitanti die), seguiti dai farmaci del sangue e organi emopoietici (218 DDD ogni 1.000 abitanti die), dai farmaci per il Sistema Nervoso Centrale (161 DDD ogni 1.000 abitanti die) e dai farmaci dell'apparato respiratorio (95 DDD ogni 1.000 abitanti die). I farmaci antineoplastici e immunomodulatori rappresentano la terza categoria terapeutica in termini di spesa farmaceutica complessiva (3.323 milioni di euro) e la dodicesima categoria in termini di consumi, pari a 13,5 DDD ogni 1.000 abitanti die.
(Wel/ Dire)