(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 set. - Disfunzione fisica e mentale, dolore e deterioramento delle capacita' cognitive accompagnano la progressiva perdita della funzionalita' renale con una conseguente riduzione della qualita' della vita, per una malattia come l'insufficienza renale cronica che riguarda persone di ogni eta', compresi quanti sono ancora inseriti nel mondo del lavoro. La progressiva disabilita' si ripercuote sulla capacita' lavorativa, con un conseguente aumento delle assenze che, talvolta, puo' trasformarsi in una perdita del lavoro. Per tracciare con chiarezza l'identikit di coloro che soffrono di insufficienza renale cronica e per capire a quanto ammonti il "costo sociale" il professore Giuseppe Turchetti, docente di economia all'Istituto di management della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, ha coordinato lo studio 'Il costo sociale del paziente con insufficienza renale cronica: problematiche clinico sociali e profili politico gestionali' del quale sono stati presentati ampi stralci durante l'audizione in Commissione Sanita' del Consiglio regionale toscano.
Per la mancanza di dati ufficiali che quantifichino in modo puntuale il peso di "tutte" le voci di costo diretto, sanitario e non sanitario , e indiretto che compongono il costo sociale della malattia in Italia e in Toscana, la ricerca e' stata condotta su 484 pazienti con insufficienza renale cronica in stadio IV e V (forte deterioramento della funzionalita' renale e stadio pre-dialisi) che fanno riferimento a 14 centri distribuiti in tutta la Toscana, per stimare l'impatto totale sulla societa'.
L'eta' media dei pazienti coinvolti nello studio e' di 75 anni: il 63% sono uomini e il 95% presenta almeno una comorbidita'. I pazienti lavoratori costituiscono l'11% del campione e il 67% si reca al centro nefrologico insieme a un familiare o comunque accompagnato da una persona. In media in un anno i pazienti e coloro che si prendono cura di loro perdono 203 ore per la malattia.
L'insufficienza renale cronica, secondo stime, colpisce circa il 7% di tutta la popolazione oltre 30 anni (circa 70 milioni nei paesi sviluppati del Mondo). In Italia il numero varia tra l'8% e il 13%. La progressione della malattia che porta al deterioramento della funzionalita' renale termina negli stadi IV e V e interessa lo 0,30% e lo 0,15% della popolazione italiana adulta. I fattori di rischio e le comorbidita' dell'insufficienza renale cronica sono molteplici: diabete, anemia, ipertensione, dislipidemia risultano i piu' frequenti.
In totale, in Italia, il costo medio annuo per 222.284 pazienti adulti stimati con insufficienza renale cronica in stadio IV e stadio V risulta pari a 2.158.903.299 euro, con incidenza sul Pil del 0,14%. Di questi 1.592.997.981 euro sono costi diretti della componente sanitaria per 943.173.060 euro e della componente non sanitaria per 649.824.921 euro e 565.890.499 euro sono costi indiretti.
Il dato stimato per la Toscana e relativo a 13.990 pazienti adulti in stadio IV e stadio V risulta pari a 135.880.735 euro. Di questi, 100.262.822 euro per costi diretti (59.363.033 costi diretti sanitari e 40.899.788 costi diretti non sanitari) e 35.616.981 euro per costi indiretti.
Il costo sociale medio annuo stimato in Italia risulta pari a 9.185 euro in stadio IV e 10.766 euro in stadio V. In media i costi diretti ammonterebbero a 7.265 euro (il 74% del totale), ripartiti in costi diretti sanitari per un ammontare di 4.352 euro, comprensivi di ospedalizzazioni, farmaci, visite, esami diagnostici e test di laboratorio (il 44% del totale) e in costi diretti non sanitari per un importo di 2.912 euro, comprensivi di spese di trasporto, acquisto e rimborso di alimenti dietetici, assistenza domestica a pagamento, assistenza informale gratuita prestata da familiari o conoscenti (il 30% del totale).
I costi indiretti dovuti alle perdite di produttivita' del paziente e di coloro che li assistono e' pari a 2.590 euro (il 26% del totale).
Tra i costi diretti sanitari, la quota relativa alla voce di spesa dei farmaci ammonterebbe a circa 2.230 euro per paziente per un valore complessivo di 484.942.091 euro in Italia e 30.522.112 euro in Toscana.
Considerando il totale dei costi diretti e indiretti emerge che la quota di costo dovuta ai soli farmaci (pari al 23%) risulta inferiore a quella attribuibile alle perdite di produttivita' del paziente e di quanti li assistono (pari al 26%).
"Dallo studio- ha spiegato il professor Turchetti- emerge con chiarezza come la componente strettamente sanitaria della gestione dell'insufficienza renale cronica pesi per una percentuale del 44% sul totale dei costi sociali associati alla malattia e come la maggior parte dei costi della malattia siano costi diretti non sanitari e costi indiretti (il rimanente 56%), che gravano principalmente sui pazienti, sulle loro famiglie e sul sistema economico-produttivo. Da tali numeri- ha concluso- si deve partire per definire strategie di gestione della malattia efficaci ed efficienti".
(Wel/ Dire)