'Grazie ad Aifa settore e' competitivo e all'avanguardia'
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 set. - Quali e quanti farmaci utilizzano gli italiani e quanto spendono per acquistarli? Quali sono i medicinali piu' utilizzati dalle donne e quali dagli uomini? Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui ha dato dettagliata risposta il Rapporto 2012 dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sull'uso dei medicinali presentato a Roma, presso la sede dell'Agenzia alla presenza del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
"Questo Rapporto ci aiuta a orientarci in molte decisioni che il ministero sta prendendo- ha commentato Lorenzin- A nessuno sfugge che il sistema sanitario nazionale continua a dibattersi tra due grandi esigenze. Da una parte- ha spiegato- quella di contenere la spesa pubblica e di renderla sempre piu' appropriata, per evitare che ci siano inutili sprechi e dall'altra parte di continuare a sviluppare il nostro Ssn per renderlo sempre piu' competitivo, rispetto alle sfide che abbiamo in campo e che sono sfide internazionali". Per Lorenzin "dobbiamo riuscire a mantenere quello che finora abbiamo costruito, cioe' un Ssn nazionale colmo di eccellenze e accessibile a tutti e allo stesso momento renderlo sostenibile e competitivo".
Il settore farmaceutico rappresenta un "pilastro fondamentale- ha proseguito il ministro- per il nostro Paese e per la cura del cittadino, ossia la possibilita' di dare a tutti il massimo delle cure e grazie all'Aifa l'Italia e' assolutamente all'avanguardia e competitiva in questo comparto". Dall'altre parte pero' "dobbiamo continuare- ha sottolineato- a lottare contro gli sprechi, lotta che non deve essere fatta con l'accetta, ma con il bisturi, con strumenti analitici che entrano nel merito delle questioni".
Entrando nel vivo del Rapporto "e' emerso che se e' vero che c'e' un aumento del consumo dei farmaci nel nostro Paese- ha continuato- legata soprattutto all'invecchiamento della popolazione, siamo comunque riusciti a tenere sotto controllo la spesa farmaceutica". Cio' e' stato possibile "perche' si sono immessi nel mercato farmaci con brevetti scaduti, c'e' stato un aumento dei consumi dei generici, perche' si sta lavorando ormai da qualche anno al contenimento della spesa grazie all'appropriatezza delle prescrizioni".
Infine, riferendosi alle prescrizioni di genere "interessa e fa riflettere il fatto che siamo aumentate il consumo dei farmaci oncologici, che testimoniamo come il tumore al seno e all'utero siano ancora due patologie che colpiscono ancora molte donne e per questo bisogna continuare a lavorare- ha concluso- sempre piu' nel campo della prevenzione, per prenderli nelle loro primissime fasi".
(Wel/ Dire)