(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 set. - "Omofobia sociale e interiorizzata: come curarla". È questo il titolo dell'iniziativa promossa sabato a Roma dall'Ordine degli psicologi del Lazio, dalle ore 9 alle 13 presso la Biblioteca nazionale centrale in viale Castro Pretorio 105, per presentare le Linee guida per la consulenza psicologica e la psicoterapia con persone lesbiche, gay e bisessuali.
"In passato le persone omosessuali sono state di volta in volta considerate (e trattate come) peccatrici e moralmente disordinate (religione), devianti e criminali (legge), malate (medicina), immature o perverse (psicoanalisi). Anche per questo, molte di loro hanno costruito una sofisticata cultura dell'invisibilita'. Oggi, lesbiche e gay chiedono di vivere alla luce del sole, con gli stessi diritti e doveri di tutti i cittadini". A spiegarlo e' Maria Lori Zaccaria, presidente dell'Ordine degli psicologi del Lazio.
"Molti governi, occidentali e non, hanno ascoltato questa richiesta, passando cosi', direbbe la filosofa Martha Nussbaum, dalla 'politica del disgusto' alla 'politica dell'umanita''. Con un certo anticipo rispetto alla politica e al diritto- prosegue il presidente- le scienze avevano da tempo avviato un processo di de-patologizzazione dell'orientamento omosessuale. Da 40 anni la comunita' scientifica internazionale ha tolto l'omosessualita' dalle diagnosi psichiatriche, definendo 'l'omosessualita' una variante del comportamento umano".
Ma se in passato "la pietra dello scandalo era la 'devianza' omosessuale- precisa Zaccaria- cio' che oggi preoccupa e spaventa, fino alla violenza, e' proprio la 'normalita'' omosessuale, la sua possibilita' di realizzazione affettiva e familiare. Per una ragione o per l'altra, insomma, l'omosessualita' finisce sempre per evocare il contrappunto distorto dell'omofobia. E cosi' come esistono tante omosessualita', esistono tante varianti dell'omofobia: private, politiche, religiose, da strada, da salotto, emotive, cognitive, suadenti, rabbiose".
Le stesse persone omosessuali possono soffrirne: "Si chiama 'omofobia interiorizzata'- sottolinea il presidente dell'Ordine degli psicologi del Lazio- e produce insicurezza, scarsa autostima, difficolta' relazionali. Talora, come sappiamo, puo' portare al suicidio".
Come psicologi "pensiamo che il 'problema' da capire e possibilmente da curare, non sia, come per buona parte del secolo scorso si e' creduto, l'omosessualita', bensi' l'omofobia. Da qui il titolo di questa giornata".
Come emerge da varie ricerche (compresa una ricerca italiana, condotta su un campione di piu' di 2.500 psicologi, di cui verranno oggi presentati i risultati), "molti professionisti della salute mentale dichiarano di non saperne abbastanza in tema di omosessualita'. Alcuni di essi- fa sapere Zaccaria- non sono esenti da pensieri, atteggiamenti e comportamenti eteronormativi o addirittura omofobici. Che si tratti di veri e propri pregiudizi o, piu' semplicemente, di scarsa informazione, l'efficacia degli interventi psicoterapeutici o di consulenza psicologica con utenti e pazienti non-eterosessuali puo' esserne notevolmente compromessa. È importante, invece, possedere gli strumenti necessari per comprendere, riconoscere e gestire i molti temi che possono riguardare la vita delle persone gay e lesbiche e delle loro famiglie".
Zaccaria conclude: "Le nostre Linee guida mirano a favorire approcci adeguati nell'ascolto e nella pratica clinica. Siamo consapevoli che quest'ultima non puo' certo limitarsi alla stretta osservanza di linee guida, per definizione schematiche. L'obiettivo e' quello di fornire un aggiornamento scientifico e di proporre degli spunti di riflessione clinica. In un paese la cui cultura scientifica in tema di (omo)sessualita' e' stata a lungo caratterizzata da lacune e distorsioni, ci sembra un primo passo importante".
Interverranno nel corso della mattinata Emma Baumgartner, docente di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione e direttore del dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione alla Sapienza Universita' di Roma; Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti; Vittorio Lingiardi, psichiatra, psicoanalista e direttore della Scuola di specializzazione in Psicologia Clinica alla Sapienza Universita' di Roma, nonche' autore delle Linee guida; Luigi Manconi, docente di Sociologia dei fenomeni politici e presidente della commissione speciale per la tutela dei diritti umani del Senato della Repubblica; Nicola Nardelli, psicologo e psicoterapeuta e coautore delle Linee guida; Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi; infine, Elena Tebano, giornalista del Corriere della Sera e autrice del documentario 'Diversamente etero' sull'omofobia in tv.
La partecipazione e' riservata agli iscritti all'Albo e la prenotazione e' obbligatoria e deve avvenire esclusivamente tramite il sito web http://www.ordinepsicologilazio.it/h_eventi_ordine/pagina54.html (Wel/ Dire)