(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 set. - Le vetrine dei 400 negozi italiani di Ovale coperte dalla scritta "censurato". E' la reazione dell'azienda leader nel settore delle sigarette elettroniche, alla disposizione contenuta nella nuova legge che di fatto equipara le sigarette elettroniche al tabacco e quindi, di conseguenza, vieta ogni forma di pubblicita' o promozione. Non solo non sara' piu' possibile la pubblicita' in televisione, sui giornali o in radio, ma addirittura non sara' piu' possibile distribuire volantini ne' allestire vetrine.
"Per questo, visto che dalle vetrine devono sparire le sigarette elettroniche, copriremo le vetrate con la scritta "censurato" e con le motivazioni per cui riteniamo che si tratti di una vera e propria censura", commenta il presidente dell'associazione europea dei rivenditori Ovale, Giovanni Ascione. "Quel provvedimento- prosegue- che sembra un vero regalo alla lobby del tabacco, non solo prova ad annientare il settore della sigaretta elettronica attraverso dei dazi che producono costi insostenibili, ma vieta la possibilita' di parlare dei nostri prodotti, di spiegare come si usano e quindi il motivo per cui sono in completa e assoluta antitesi rispetto alle sigarette tradizionali. Ci vieta di comunicare le nuove tecnologie, i progressi che si stanno facendo nel settore, gli studi. Quello che abbiamo provato a fare attraverso anche la pubblicita' e' comunicazione al servizio di chi decide di avvicinarsi alla sigaretta elettronica, di chi vuol provare a smettere di fumare".
Secondo l'azienda Ovale la legge e' "confusa e contraddittoria" e ad oggi, nonostante fosse immediatamente esecutiva dalla data di pubblicazione, non sono state date ancora indicazioni e chiarimenti su cio' che si puo' fare e cio' che non e' consentito, lasciando nel limbo gli operatori del settore gia' in grave difficolta' a causa della continua pubblicita' negativa e all'annuncio della tassa del 58,5% da gennaio 2014.
"Quello che stanno facendo- sottolinea Ascione- somiglia molto al bavaglio che spesso si cerca di mettere alla libera informazione, quella che da' fastidio. Noi abbiamo dato fastidio alle lobby del tabacco che hanno perso qualche cliente. Abbiamo dato fastidio perche' senza alcun timore abbiamo lasciato che gli scienziati esaminassero i nostri prodotti, abbiamo fornito delle analisi e delle ricerche utili per capire contenuto, effetti e portata delle sigarette elettroniche Ovale". Analisi e ricerche, conclude il presidente dell'associazione europea dei rivenditori Ovale, dicono che "chi fuma le sigarette elettroniche Ovale - con il massimo della nicotina consentita dall'azienda (16 milligrammi) - assimila appena un terzo della nicotina che assumerebbe fumando una sigaretta tradizionale, che per giunta sviluppa sostanze cancerogene attraverso la combustione di carta e tabacco".
(Wel/ Dire)