(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 set. - L'aviaria e' arrivata in Emilia-Romagna con le anatre in migrazione. L'ipotesi, che circolava fin dai primi giorni del contagio, prima di Ferragosto, trova conferma oggi nella relazione dei tecnici della Regione, che gli assessori Carlo Lusenti e Tiberio Rabboni hanno presentato questa mattina alle commissioni Sanita' e Politiche economiche di viale Aldo Moro. "L'ipotesi piu' plausibile per l'arrivo e il diffondersi dell'epidemia e' la seguente- scrivono i tecnici della Regione- le anatre in migrazione hanno contaminato i parchetti esterni dove di giorno razzolavano le galline dell'allevamento di Ostellato. In allevamento il virus muta, passando da bassa ad alta patogenicita'".
In seguito, il virus dell'aviaria "passa da Ostellato a Mordano tramite il trasporto delle uova. Infatti, a fianco dell'allevamento di Mordano c'e' un centro di imballaggio che lavora le uova dello stesso allevamento e quelle che arrivano da altri allevamenti del gruppo (Eurovo, ndr), compeso quello di Ostellato". A propagare l'H7N7, poi, ci pensa il vento. "Con una probabile diffusione aerogena- scrivono ancora i tecnici della Regione- il virus da Ostellato si diffonde ai tacchini di Portomaggiore, che dista solo 3,5 chilometri di distanza in linea d'aria dal focolaio". Invece, per quanto riguarda il secondo focolaio nell'imolese, "tramite i mezzi per la raccolta della pollina della ditta Euroservice, il virus interessa anche il secondo allevamento di Mordano". E la frittata e' fatta.
(Wel/ Dire)