(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 ott. - La mattina del 25 ottobre il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha incontrato il direttore generale di Arpa Puglia Giorgio Assennato. Insieme, "e dopo un importante lavoro realizzato al tavolo tecnico congiunto svoltosi nei giorni scorsi, hanno deciso di impugnare, davanti al Tribunale Amministrativo del Lazio, il decreto Balduzzi/Clini, relativamente alla parte riguardante la valutazione del Danno sanitario".
Alla Regione Puglia "non piace quello che sta avvenendo- dice Vendola in una nota- abbiamo dunque deciso di impugnare le linee guida interministeriali perche' l'applicazione delle stesse ritarderebbe di anni l'intervento a tutela della salute e soprattutto neutralizzerebbe quella importante prescrizione che la Puglia e' riuscita ad inserire nell'Aia2 (rilasciata a fine 2012), e che impone ad Ilva, ma non solo, di adeguarsi alle norme pugliesi in materia di Valutazione del danno sanitario (legge regionale 21 del 2012 ndr)".
Per Vendola "si e' reso assolutamente necessario impugnare il decreto perche' le linee guida statali prevedono metodologie, che pur se compatibili con quelle regionali (e cio' e' dovuto al confronto svoltosi tra Ministeri e Istituzioni regionali in sede preparatoria), spostano di fatto molto in avanti nel tempo la soglia di intervento".
"Per esempio- spiega il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola- volendo considerare la vicenda Ilva, mentre e' gia' pronto lo studio regionale, e quindi e' gia' possibile prevedere diminuzioni delle emissioni nocive per la salute, non si potra' effettuare quello statale prima di 3-4 anni, con considerevole ritardo nell'intervento a tutela della salute".
La Regione ritiene "imprescindibile tale iniziativa- aggiunge Vendola- anche perche' l'intera normativa regionale in materia di Valutazione danno sanitario e' sotto attacco da parte delle grandi industrie energetiche, ed in particolare di Eni ed Enel, che hanno presentato ricorsi tuttora pendenti e che vorrebbero evitare di sottoporsi all'immediato controllo degli impatti sanitari prescritto dalla Regione Puglia".
Il presidente della Regione Puglia ricorda infine come "la legge regionale pugliese che ha introdotto la Valutazione del Danno sanitario sia stata poi recepita anche dal legislatore statale, a riprova della sua validita', con un decreto legge che fissava le condizioni per la riapertura dell'Ilva e degli altri stabilimenti strategici nazionali in caso di emersione di criticita' ambientali".
(Wel/Dire)