Esperienza di Cascina Rossago: la prima farm community per adulti
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 ott. - La residenza Cascina Rossago "e' una farm community tra le colline per gli adulti con autismo, con lo scopo di renderli il piu' autonomi possibile e farli arrivare al benessere personale". Lo sottolinea Paolo Orsi, psichiatra e collaboratore di Laboratorio Autismo di Pavia, intervenendo oggi al convegno 'Una vita con l'autismo. Diagnosi e terapia, scuola e inserimento sociale: quali prospettive', promosso dall'onorevole Paola Binetti.
Il modello del dopo di noi di Cascina Rossago parte dalla costruzione del contesto: "Creare un posto ad hoc per l'autistico adulto con ritardo mentale in cui sia possibile contenere meglio i problemi di comportamento, sfruttando le loro capacita' attraverso attivita' adeguate. Attivita' ripetitive da poter svolgere in un orto, nel fienile o in un allevamento di animali". Un modello che ha ragione d'essere per coloro che presentano un ritardo mentale e anomalie del comportamento gravi: "Si va in collina, e nella Cascina, per migliorare il livello di integrazione. Per coloro che non presentano ritardo mentale si possono pensare a soluzione diverse- ricorda Orsi- come gli esperimenti di lavoro protetti. Le linee guida per adulti con autismo del NICE 2012 (National Institute for Health and Clinical Excellence, UK) li indicano tra i pochi interventi efficaci per quei pazienti con ritardo mentale lieve o che non hanno ritardo mentale".
Al momento la farm community conta 24 ospiti dai 18 anni in su: "È un esperimento a lungo termine che ha dato subito dei risultati- aggiunge il ricercatore- a pochi mesi dall'ingresso si sono risolti molti problemi di comportamento e tutti gli ospiti hanno incrementato le loro capacita' adattive. Al momento la soluzione migliore e' la loro permanenza nella Cascina, ma piu' in la' si potra' pensare ad un periodo di rientro a casa".
I prossimi passi del ricercatore saranno: Approfondire gli studi sull'evoluzione dell'autismo adulto e valutare i modelli di intervento confrontando quello della farm community con gli altri. "Ultimamente stiamo valutando i comportamenti-problema dei nostri residenti". Si tratta di uno studio partito quattro anni fa, "un lavoro di raccolta dati, poiche' mancano informazioni su come evolve l'autismo in eta' adulta. A noi interessa vedere proprio come evolve- sottolinea Orsi- e se in Cascina Rossago queste persone migliorano". Per dire, pero', che la "nostra esperienza funziona avremmo bisogno di un gruppo di controllo.
Stiamo quindi lavorando per trovare un confronto con un altro gruppo di disabili con ritardo mentale ma senza autismo".
Paolo Orsi ha lavorato come valutatore della letteratura per la stesura delle linee guida sull'autismo dell'Istituto superiore di Sanita': "Un lavoro imparziale e apolitico- ribadisce lo studioso- oltre ad occuparci di ricerca, abbiamo valutato le qualita' tecniche degli studi selezionando solo quelli fatti in modo dignitoso. Nell'ambito dell'autismo abbiamo trovato pochi studi realizzati in modo accettabile e rigoroso". Dunque Orsi rivolge un suggerimento e uno stimolo per le ricerche future: "Se vorranno essere incluse nelle linee guida dovranno essere piu' rigorose e pubblicate sulle riviste scientifiche". Pero', conclude, "bisognera' investire di piu' nella ricerca, finanziando anche quei progetti che a breve termine non danno gloria o remunerazione ma sono imprescindibili per capire come intervenire".
(Wel/ Dire)