Mercoledi' presentazione campagna 'Tre esse per esserci'
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 nov. - Nel Lazio mancano almeno 28.000 unita' di sangue l'anno, ma con un'ora di tempo dedicata alla dinazione di sangue si potrebbero salvare tre vite umane. A dirlo e' il Centro regionale sangue che, con il patrocinio della Regione Lazio, presentera' mercoledi' a Roma la campagna di sensibilizzazione 'Tre esse per esserci: scuola, salute e solidarieta'', alle 15 presso la sala Tevere della Regione Lazio in viale Cristoforo Colombo 212.
Il progetto punta a creare una cultura della donazione tra i giovani nelle scuole superiori proprio per sopperire a tale carenza. "La grande difficolta'- spiegano i promotori della campagna- dipende dalla mancanza di donatori volontari e periodici a causa di una scarsa e, a volte, inesatta informazione sull'argomento". Per questo motivo la conferenza di presentazione del progetto sara' un momento di riflessione e di analisi sulla donazione di sangue nel sistema trasfusionale italiano, sul ruolo della scuola nella promozione della salute, sul rapporto tra giovani e donazione in riferimento ai limiti psicologici e ai comportamenti a rischio. Temi affrontati, tra gli altri, da Gabriella Girelli, direttore Uoc di Immunoematologia e Medicina trasfusionale dell'Umberto I, Gianfranco Tarsitani, ordinario di Igiene presso l'universita' La Sapienza, Federico Bianchi di Castelbianco, psicologo dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di ortofonologia, Flavia Ferrazzoli, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e membro del team di esperti del sito www.diregiovani.it.
Ma chi puo' donare? "Tutti quelli che possiedono un'eta' compresa tra i 18 e 65 anni- prosegue il Centro regionale sangue- un peso corporeo non inferiore ai 50 kg e che godono di buone condizioni fisiche generali". Chi non puo' farlo e deve astenersi? "I positivi ai test per malattie infettive, alcolisti e tossicodipendenti, affetti da epilessia, affetti da malattie del cuore e del sangue, affetti da neoplasie maligne, soggetti trapiantati e affetti da diabete insulino-dipendenti". Come si fa a donare il sangue? "Ricordati di presentarti la mattina a digiuno o dopo l'assunzione di un caffe' o un te' zuccherati- consigliano i promotori- sono sufficienti 10 minuti per effettuare la donazione e i prelievi si effettuano ad intervalli non inferiori a 90 giorni. Gli uomini possono donare 4 volte l'anno- precisano- le donne in eta' fertile possono invece donare due volte l'anno". Insomma, perche' donare il sangue? "Perche' si puo' salvare una vita e perche' e' un gesto di consapevolezza e solidarieta'. Puoi inoltre tenere sotto controllo la tua salute attraverso visite ed esami e contribuire a rendere autosufficiente la Regione Lazio- concludono- soprattutto nel periodo estivo c'e' piu' bisogno di sangue".
Sono stati invitati Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, Ignazio Marino, sindaco di Roma, Lidia Ravera, assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili della Regione Lazio, Paola Maria Bottaro, direttore regionale Formazione, Ricerca e Innovazione della Regione Lazio, Alessio D'Amato, coordinatore cabina di regia Servizio sanitario Regione Lazio, Flori Degrassi, direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria, Simonetta Pupella, vicedirettore Centro nazionale sangue-Istituto superiore della sanita', Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale presidi del Lazio.
Introdurra' i lavori Silvia Castorina, direttore del Centro regionale sangue del Lazio.
(Wel/ Dire)