(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 nov. - E' arrivata alla Camera una mozione per tutelare i diritti dei minori e impegnare il governo ad "avviare ogni iniziativa atta a contrastare i fenomeni d'emarginazione minorile e prevenzione del disagio provocato dall'inserimento scolastico e dall'isolamento in cui vivono molti bambini in zone bisognose del Paese". Obiettivo del documento, firmato dagli esponenti di Scelta civica Antimo Cesaro, Irene Tinagli, Paola Binetti (Udc-Sc), Maria Valentina Vezzali, Gea Schiro', Mario Sberna, Gian Luigi Gigli e Bruno Molea, e' "migliorare la qualita', l'equita' e l'efficienza dei sistemi di cura e istruzione destinati all'infanzia, stimolando l'inclusione sociale, riducendo l'abbandono scolastico ed ampliando l'accesso ai servizi da parte dei bambini disagiati", spiega alla Dire l'onorevole Paola Binetti, terza firmataria del testo.
A pochi giorni dal 24esimo anniversario della Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che ricorre il 20 novembre, i firmatari della mozione ricordano quindi ai parlamentari che "siamo alla presenza di una vera e propria questione sociale. Basti pensare agli ultimi dati Istat", che rivelano che "in Italia vivono in situazione di poverta' relativa 1.822.000 minorenni, pari al 17,6% di tutti i bambini e gli adolescenti. Il 7% dei minorenni vive in condizioni di poverta' assoluta, pari a 723.000 persone di minore eta'. La quota e' del 10,9% nel Mezzogiorno, a fronte del 4,7% nel Centro e nel Nord del Paese".
Passando poi al problema dell'alimentazione, se "un bambino o un ragazzo su cinque consuma giornalmente frutta e verdura- si legge nella mozione- preoccupa che ce ne sia uno su quattro che abbia un peso ponderale eccessivo e che la stessa quota non pratichi alcuna attivita' fisica. Inoltre, dato altrettanto allarmante e' che tra gli adolescenti risulti una quota consistente di fumatori (quasi 9%) ed ex-fumatori (3,5%) a cui bisogna aggiungere anche il 5% dei giovani che ha un consumo di alcol rischioso per la salute".
A fronte di cio', "le iniziative a sostegno delle famiglie con minori e in condizioni di disagio, varate negli ultimi anni (assegni di sostegno per le famiglie numerose, deduzioni fiscali per famiglie povere anche con bambini), hanno avuto una portata molto limitata e di scarsa efficacia", per questo motivo i firmatari invitano il governo: - "ad attuare piani di contrasto alle carenze educative, favorendo il consolidamento delle reti di associazioni di volontariato nell'ambito familiare e predisponendo, nelle scuole, attraverso il coinvolgimento di insegnanti e famiglie, per ogni minore interventi specifici di rinforzo educativo; - a programmare ogni iniziativa utile a migliorare la qualita', l'equita' e l'efficienza del sistema di cura e di istruzione destinati all'infanzia al fine di stimolare l'inclusione e ridurre l'abbandono scolastico e ad ampliare l'accesso ai servizi da parte dei bambini disagiati; - a potenziare in tutto il territorio nazionale servizi di assistenza e consulenza sociale a famiglie e singoli con interventi per il superamento di problematiche sociali (solitudine, emarginazione, problemi relazionali, di integrazione sociale)".
I firmatari invitano inoltre il governo a: - "a prevedere nei prossimi provvedimenti legislativi misure a sostegno del welfare, individuando nel prossimo Piano per l'infanzia azioni specifiche finalizzate all'avvio di un'analisi sistematica e ragionata delle risorse attivabili per la loro realizzazione, cosi' come disposto nel Terzo Piano biennale nazionale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in eta' evolutiva; - a predisporre politiche e programmi nazionali atti a garantire un progresso effettivo nell'eliminazione del lavoro minorile nel rispetto delle Convenzioni dell'ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) sul lavoro minorile; - a prevedere adeguate risorse per fare fronte alle differenti esigenze dei bambini (cognitive, emotive, sociali e fisiche) in eta' prescolare e scolare atteso che i fondi pubblici destinati a tali scopi risultano inferiori a quelli spesi per qualunque altro settore; - a varare un nuovo piano per l'utilizzo dei Fondi europei che concentri le risorse sullo sviluppo non solo delle infrastrutture fisiche ma anche del 'capitale umano', a partire dal potenziamento dei servizi alla prima infanzia; - ad istituire un sistema di monitoraggio sul maltrattamento dei minori in grado di fornire dati omogenei, comparabili e distribuiti su scala nazionale, che possa costituire un contributo di riflessione da cui far scaturire nuove politiche attive di contrasto ad ogni forma di violenza sui minori in conformita' con i principi della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, nonche' con la normativa dell'Unione europea e con le indicazioni del Consiglio d'Europa in materia".
(Wel/ Dire)