20/11 presentazione campagna 'tre esse per esserci' in regione
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 nov. - Nel Lazio mancano attualmente 28.000 unita' di sangue l'anno, ma con un'ora di tempo dedicata alla trasfusione si potrebbero salvare tre vite umane. A dirlo e' il Centro Regionale Sangue che, con il Patrocinio della Regione Lazio, presentera' il 20 novembre a Roma la campagna di sensibilizzazione 'TRE ESSE per ESSERCI: Scuola, Salute e Solidarieta'', alle 15 presso la Sala Tevere della Regione Lazio in viale Cristoforo Colombo 212.
Il progetto punta a creare una 'cultura' della donazione tra i giovani nelle scuole superiori proprio per sopperire a tale carenza. "La grande difficolta'- spiegano i promotori della campagna- dipende dalla mancanza di donatori volontari e periodici a causa di una scarsa e, a volte, inesatta informazione sull'argomento". Per questo motivo la conferenza di presentazione del progetto sara' un momento di riflessione e di analisi sulla 'donazione di sangue nel sistema trasfusionale italiano', sul 'ruolo della scuola nella promozione della salute', sul rapporto tra 'giovani e donazione' in riferimento ai 'limiti psicologici e ai comportamenti a rischio'. Temi affrontati, tra gli altri, da Gabriella Girelli, direttore U.O.C. di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell'Umberto I Policlinico di Roma; Gianfranco Tarsitani, ordinario di Igiene presso l'Universita' La Sapienza di Roma; Federico Bianchi di Castelbianco, psicologo dell?eta' evolutiva e direttore dell?Istituto di Ortofonologia; Flavia Ferrazzoli, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e membro del team di esperti del sito www.diregiovani.it.
Ma chi puo' donare? "Tutti quelli che possiedono un'eta' compresa tra i 18 e 65 anni- prosegue il Centro Regionale Sangue- un peso corporeo non inferiore ai 50 kg e che godono di buone condizioni fisiche generali". Chi non puo' farlo e deve astenersi? "I positivi ai test per malattie infettive, alcolisti e tossicodipendenti, affetti da epilessia, affetti da malattie del cuore e del sangue, affetti da neoplasie maligne, soggetti trapiantati e affetti da diabete insulino-dipendenti". Come si fa a donare il sangue? "Ricordati di presentarti la mattina a digiuno o dopo l'assunzione di un caffe' o un te' zuccherati- consigliano i promotori- sono sufficienti 10 minuti per effettuare la donazione e i prelievi si effettuano ad intervalli non inferiori a 90 giorni. Gli uomini possono donare 4 volte l'anno- precisano- le donne in eta' fertile possono invece donare due volte l'anno".
Insomma, perche' donare il sangue? "Perche' si puo' salvare una vita e perche' e' un gesto di consapevolezza e solidarieta'. Puoi inoltre tenere sotto controllo la tua salute attraverso visite ed esami e contribuire a rendere autosufficiente la Regione Lazio- concludono- soprattutto nel periodo estivo c'e' piu' bisogno di sangue".
Sono stati invitati Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio; Ignazio Marino, il sindaco di Roma; Lidia Ravera, assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio; Paola Maria Bottaro, direttore regionale Formazione, Ricerca e Innovazione della Regione Lazio; Alessio D?Amato, coordinatore Cabina di Regia Servizio Sanitario Regione Lazio; Flori Degrassi, Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria; Simonetta Pupella, vicedirettore Centro Nazionale Sangue, Istituto Superiore della Sanita'; Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale presidi del Lazio.
Introdurra' i lavori Silvia Castorina, direttore del Centro Regionale Sangue-Lazio.
(Wel/ Dire)