Raccolta fondi per formare 15.000 ostetriche entro 2015
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 nov. - L'impegno di Amref: "Piu' ostetriche per salvare piu' vite, vogliamo formarne 15.000 entro il 2015." Fino al 16 novembre con un sms o una chiamata al 45506 sara' possile dare un contributo alla campagna.
Nonostante i continui progressi, verso l'obiettivo di ridurre la mortalita' materna del 75% entro il 2015, in Africa sub-sahariana 5 madri su 1.000 muoiono ogni anno per mancanza di cure adeguate durante la gravidanza e il parto, mentre altre 150 sviluppano seri problemi di salute, piu' dell'80% dei decessi e' dovuto a complicazioni che potrebbero essere facilmente prevenute o curate in centri sanitari dotati di servizi ostetrici di emergenza. "Perche' tante donne muoiono?- si interroga Amref- Perche' non ci sono ostetriche in numero sufficiente. Mancano informazione ed educazione sulla necessita' delle cure prenatali e sull'importanza di partorire in un centro medico con personale competente, cosi' i parti avvengono perlopiu' a casa. I centri di salute sono troppo lontani e di norma non ci sono mezzi di trasporto. Manca l'accesso a sistemi di pianificazione familiare per evitare gravidanze indesiderate, che spesso sono numerose e ravvicinate. Dove ci sono le ostetriche e sono ben formate e dotate degli strumenti per lavorare, sono una risorsa fondamentale per fornire servizi prevenzione e cura: promuovono il family planning, fanno educazione sessuale e operano per prevenire o curare complicanze".
Amref sostiene fermamente: "Le ostetriche sono fondamentali per fronteggiare la mortalita' materna. Per questo promuoviamo la campagna internazionale 'Stand up for african mothers' con l'obiettivo concreto e perseguibile: formare 15.000 ostetriche entro il 2015 e contribuire alla riduzione della mortalita' materna in Africa del 25%. Una volta formata, ogni ostetrica puo' assistere 500 donne ogni anno e far nascere in condizioni di sicurezza centinaia di bambini".
I programmi di formazione si svolgono in 13 Paesi: Angola, Burundi, Lesotho, Malawi, Mozambico, Rwanda, Sud Sudan, Tanzania, Uganda, Zambia, Etiopia, Senegal, Kenya. Nel 2012 sono state gia' formate 2.959 ostetriche e 1.914 si stanno formando.
"Nelle aree remote, in cui non vi sono adeguate infrastrutture scolastiche- spiega l'organizzazione- i corsi si svolgono attraverso una specifica piattaforma e-learning chiamata Virtual training school (Avts). Oggi l'Avts e' considerato un vero centro di eccellenza per le scienze infermieristiche con l'obiettivo di rendere accessibile a tutti- sia economicamente che geograficamente- la formazione continua con metodi innovativi".
L'ambasciatrice mondiale della campagna e' Graca Machel Mandela: "Sono entusiasta di far parte di questa importante iniziativa, che contribuisce all'Obiettivo del millennio Onu di ridurre la mortalita' materna in Africa. Di tutti gli obiettivi, questo e' quello su cui siamo piu' vergognosamente in ritardo". In Italia la campagna e' sostenuta da Fiorella Mannoia, Giobbe Covatta, Saba Anglana, Pif, Concita De Gregorio, Claudia de Lillo alias Elasti, Nathalie, Sonia Bergamasco, Clara Sereni, Paola Soriga, Chiara Valerio.
Annuncia Amref: "Salute materno-infantile: la nostra prioritß. Cio' che nei Paesi occidentali diamo per scontato - ostetriche qualificate, attrezzature e sale operatorie, antibiotici e farmaci per evitare il sorgere di altre complicazioni - e' considerato un vero e proprio lusso in Africa. Le ragazze- prosegue l'ong- si sposano molto giovani e non utilizzano alcuna protezione per evitare le gravidanze. Inoltre le complicazioni piu' gravi si verificano nelle madri adolescenti: il parto e' un'esperienza fisicamente traumatica per una ragazza il cui corpo e' ancora in via di sviluppo".
(Wel/ Dire)