(DIRE - Notiziario Salute) Roma, 27 mar. - "Disciplinare la normativa legislativa che regola la lavorazione e la vendita delle sigarette elettroniche, stabilendo chiare soglie di concentrazione di nicotina che, oltre a permetterne una migliore classificazione, come prodotti farmaceutici, ne garantirebbe la vendita solo in negozi autorizzati". Questo e' il messaggio lanciato oggi dall'europarlamentare trevigiano della Lega Nord Giancarlo Scotta', in commissione Agricoltura, dove e' stato affrontato il tema della Direttiva Ue con cui l'Europa vorrebbe introdurre nuove norme sulla vendita e la lavorazione dei prodotti del tabacco, alla presenza della Dg Sanco della Commissione europea, ossia la Direzione generale per la Salute e i Consumatori.
Scotta', in particolare, ha sottolineato come "nell'articolo 18 della suddetta Direttiva, le sigarette elettroniche siano considerate dei 'prodotti contenenti nicotina', ma non siano previste sufficienti disposizioni per garantire una commercializzazione ed un uso adeguati a tali dispositivi".
Permettere la vendita "di sigarette elettroniche in vari tipi di attivita' commerciali, in base alla diversa concentrazione di nicotina- ha proseguito Scotta'- rischia di creare confusione fra i consumatori". L'europarlamentare leghista ha chiesto quindi che "la Commissione faccia indagini piu' approfondite sugli additivi delle sigarette elettroniche e sui liquidi utilizzati per il loro funzionamento, di cui va anche accertata la provenienza. In caso di guasti, infatti- ha precisato- non sono chiari gli effetti, sulla salute dei consumatori, che potrebbero addirittura causare un avvelenamento da nicotina".
Infine, Scotta' ha invitato i suoi colleghi a riflettere sulla perdita che subirebbero le casse statali, qualora queste sigarette riuscissero a rimpiazzare, a livello di consumo, quelle classiche, dal momento che i dispositivi elettronici sono sprovvisti di accise. "Bisognerebbe pensare a come coprire un eventuale calo, ed e' anche per questo che l'Europa- ha concluso- prima di autorizzarne la commercializzazione, dovrebbe rivederne la disciplina legislativa".
(Gas/ Dire)