IN 2012 +40% TICKET SU FARMACI, IL RAPPORTO 'OASI 2012'
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 mar. - I ticket sui farmaci sono aumentati del 40% lo scorso anno. Mentre il 55% dei pazienti ormai preferisce pagare da se' le visite specialistiche e GLI accertamenti diagnostici, per aggirare le lunghe liste d'attesa e perche' i ticket sono oramai cosi' alti da spingere verso un privato sempre piu' low cost. Infine il welfare "fai da te" e' sempre piu' esteso, tant'e' che oramai ci sono piu' badanti (774mila) che dipendenti di Asl e ospedali (646mila). E come se non bastasse per non tingere di rosso i propri bilanci o per evitare disavanzi peggiori le Regioni ripianano i bilanci a suon di tasse. È il quadro a tinte fosche che emerge dal Rapporto 'Oasi 2012' dell'Universita' Bocconi presentato oggi dalla Fiaso, Federazione di Asl e Ospedali.
RISANAMENTO A SUON DI TASSE - Maggiorazioni delle addizionali Irpef, aumento delle aliquote Irpef, rincari del bollo auto e cartolarizzazione dei debiti sono gli strumenti, singoli o associati, ai quali hanno fatto ricorso quasi tutte le Regioni (ad eccezione di Valle d'Aosta, Friuli, Trento e Bolzano, Basilicata e Sardegna, mentre Marche, Abruzzo, Molise e Campania hanno messo mano a tutte le leve fiscali consentite dalla legge) per ripianare la spesa sanitaria. Senza aumenti di tasse locali -dicono i dati del Ministero della Salute- gia' nel 2011 16 regioni avrebbero tinto di rosso i propri bilanci sanitari. I dati del quarto trimestre evidenziano che prima di chiedere nuovi sacrifici fiscali ai contribuenti hanno chiuso il bilancio con leggeri attivi solo Lombardia, Veneto, Umbria, Marche e Abruzzo. Tutte le altre sarebbero andate in rosso. Il disavanzo maggiore lo avrebbe toccato il Lazio con 815 milioni, seguito dalla Sardegna con 283 milioni e il Piemonte con 260. Poi con gli aumenti delle addizionali Irpef e di balzelli locali vari i bilanci sono tornati a tingersi di blu, salvo che per Sardegna, Molise, Campania e Calabria.
SERVIZI MENO SODDISFACENTI - La politica di "razionalizzazione della spesa" intanto piu' che ridurre gli sprechi avrebbe finito per tartassare ancor piu' i contribuenti. I dati elaborati dal Rapporto rivelano che nel Centro-Sud oramai la maggioranza dei cittadini giudica inadeguati i servizi offerti dal nostro Ssn (53,5% al Centro e 62,2% al Sud contro una media Italia del 43,9%). E il trend e' del tutto negativo, come mostra quel 31,7% di assistiti che giudica peggiorati i servizi sanitari della propria regione.
(Wel/ Dire)