"PROGRAMMAZIONE NON RISPONDE A ESIGENZE OSPEDALI E UNIVERSITÀ".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 29 mag. - "Come specialisti, insieme a tanti altri colleghi, vediamo come in alcuni ambiti la programmazione delle scelte sulla selezione delle varie specialita' non risponde attualmente all'esigenza delle varie istituzioni sanitarie sia universitarie che ospedaliere. Non va trascurata la grande importanza anche della specialita' sul territorio, quella che e' piu' vicina poi alle esigenze del paziente soprattutto ai fini di una prevenzione della diagnosi. La programmazione delle varie specialita' non e', a nostro giudizio e in accordo con tutte le altre societa' scientifiche, aderente alle vere esigenze che si stanno creando". Cosi' il presidente della Sio, Societa' italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale, Angelo Camaioni, alla vigilia del 100esimo congresso nazionale, che si terra' a Roma da martedi' a venerdi' prossimo, si rivolge al nuovo governo per chieder una ridefinizione delle scuole di specializzazione.
"Non c'e' una verifica attuale delle esigenze che si potranno venire a creare nei prossimi anni- aggiunge. Sentiamo dire che entro una diecina d'anni circa il 15/20% dei medici che lavorano nelle strutture pubbliche italiane, andra' in pensione. Abbiamo il ricambio sufficiente? Non si sta, a mio giudizio, facendo quello studio di prospettive che permette di fare una programmazione precisa sulle scelte delle soluzioni da adottare in ambito di scuole di specializzazione".
(Wel/ Dire)