PREVISTO UNICO TESTO LEGISLATIVO PER DISCIPLINA SALUTE ANIMALI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 mag. - Per quel che riguarda i controlli ufficiali da svolgere sul settore agroalimentare, dopo 'lo scandalo della carne di cavallo' e non solo, la Commissione europea, presentando una serie di provvedimenti "per rafforzare l'applicazione delle norme in tema di salute e sicurezza lungo tutta la catena agroalimentare", ha riconosciuto "l'esigenza di rendere piu' efficaci gli strumenti a disposizione delle autorita' competenti degli Stati membri per verificare sul campo il rispetto della normativa dell'Ue (attraverso controlli, ispezioni e prove)".
I recenti scandali alimentari "hanno dimostrato ancora una volta la necessita' di iniziative piu' efficienti delle autorita' responsabili per tutelare contemporaneamente i consumatori e gli operatori onesti dai rischi, anche economici, che possono derivare dalla violazione delle norme lungo tutta la catena agroalimentare".
Le nuove regole rispecchiano "un'impostazione maggiormente basata su criteri di gestione del rischio e consentono quindi alle autorita' competenti di concentrare le proprie risorse sulle questioni e sui problemi piu' rilevanti".
Il vigente sistema di tasse destinate a finanziare l'attuazione effettiva di tali controlli in un sistema che sia sostenibile lungo tutta la catena agroalimentare verra' esteso ad altri settori di tale catena, che attualmente non vi sono soggetti.
Al fine di proteggere la loro concorrenzialita', "le microimprese saranno esonerate dall'obbligo di pagare tali tasse, ma non da quello relativo ai controlli".
"Agli Stati membri verra' anche richiesto di integrare pienamente i controlli antifrode nei rispettivi piani nazionali di sorveglianza- spiegano dalla Commissione Ue- nonche' di garantire che le sanzioni pecuniarie imposte nei casi di frode si prefiggano veramente finalita' dissuasive".
Per quel che riguarda la sanita' animale, il pacchetto normativo introdurra' "un unico testo legislativo per la disciplina della salute degli animali nell'Ue fondato sul principio 'prevenire e' meglio che curare'".
La nuova disciplina intende "migliorare le norme in tema di sanita' animale e prevede un sistema comune piu' efficace di sorveglianza e controllo delle malattie per far fronte ai rischi inerenti alla salute e alla sicurezza di alimenti e mangimi in modo coordinato". La maggiore efficacia di tale sistema, "associata ad un miglioramento delle norme in tema di identificazione e registrazione degli animali", permettera' a tutti coloro che lavorano per proteggere la nostra catena agroalimentare, tra cui agricoltori e veterinari, "una rapida capacita' di reazione per limitare la diffusione delle malattie, minimizzando in questo modo le ripercussioni sul bestiame e sui consumatori".
La nuova disciplina della salute animale prevede inoltre "una classificazione e una graduatoria di priorita' per le malattie che richiedono un intervento a livello di Ue, rendendo cosi' possibile un'impostazione piu' orientata alla gestione dei rischi ed un uso piu' efficace delle risorse". La normativa prevede "un grado di flessibilita' sufficiente per adeguare le misure in tema di sanita' animale sia ai tipi ed alle dimensioni delle diverse strutture (ad esempio Pmi, strutture a scopo ricreativo, eccetera) sia alle diverse circostanze locali, in particolare per quel che riguarda le prescrizioni in tema di registrazione e autorizzazione delle strutture, nonche' di detenzione di animali e di prodotti".
Ad un livello piu' ampio. la normativa richiede "la solidita' e la flessibilita' necessarie per garantire una risposta efficace da parte di tutta l'Unione in caso di cambiamenti climatici significativi, fornendoci cosi' gli strumenti per far fronte a rischi nuovi e sconosciuti e per adeguarci rapidamente ai nuovi progressi scientifici ed alle norme internazionali in materia". (Com/Wel/Dire)