CGIL-CISL-UIL VEDONO DG E CONFERENZA: NON TOCCARE I SERVIZI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 lug. - Cgil, Cisl e Uil a Ravenna non gradiscono la riorganizzazione dell'Ausl annunciata su posti letto e ospedali a rete anche in vista della fusione delle quattro aziende sanitarie romagnole. I sindacati lo hanno detto alla direzione generale dell'Ausl e alla conferenza socio-sanitaria territoriale dei sindaci. Da parte di quest'ultima c'e' stata "una prima apertura sul merito nell'ambito di un percorso ancora tutto da sviluppare dove vi e' l'assoluta necessita' di un contributo responsabile da parte di chi sara' chiamato a sviluppare risposte", riportano i sindacati in una nota. Sul territorio, chiedono Cgil-Cisl-Uil, va aumentata la capacita' di risposta dei servizi di prossimita' in particolare "accelerando il processo di costituzione delle case dalla salute". Senza dimenticare che l'azienda ravennate dopo 10 anni di lavoro oggi e' virtuosa.
I sindacati ricordano che la media regionale del costo sanitario pro capite e' di 1.850 euro, a Ravenna 1.800 contro ad esempio Bologna e Ferrara che, rispettivamente, segnano 1.929 euro e 1.970 euro. E sulle dotazioni organiche la media regionale e' di 13,88 unita' ogni 1.000 abitanti mentre Ravenna si attesta a 12,49. "Vanno quindi realizzati in via preventiva tutti gli interventi che possono produrre risparmi senza incidere sulla quantita' dei servizi", concludono i sindacati in una nota congiunta.
(Com/Wel/ Dire)