BALDUZZI: "PROMUOVERE GIÀ DA PRIMA ETÀ TUTELA ADULTI E ANZIANI"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 gen. - Proporre "nuove modalita' di approccio gestionale e organizzativo finalizzate a promuovere e tutelare la salute del bambino e dell'adolescente e a garantire la continuita' assistenziale e l'integrazione degli interventi sociosanitari, per un'efficace gestione del paziente in eta' pediatrica". Con questo obiettivo il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha presentato a Roma il sedicesimo 'Quaderno' dedicato questa volta a 'Promozione e tutela della salute del bambino e dell'adolescente: criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale'.
Nella sua prefazione al documento, Balduzzi evidenzia "i profondi cambiamenti che negli ultimi decenni hanno dato vita a uno scenario sociale radicalmente diverso rispetto a quello per il quale la struttura del sistema sanitario nazionale era stata disegnata. Questi cambiamenti impongono un ripensamento del sistema allo scopo di rispondere ai mutamenti della domanda di salute attraverso nuovi approcci metodologici, mantenendone nel contempo la sostenibilita'".
Con il mutare della struttura familiare, "le cure richieste per l'eta' pediatrica devono sempre piu' rispondere al criterio della facile accessibilita'. Facile accessibilita'- sottolinea il ministro- che e' altrettanto indispensabile affinche' la pediatria sia messa nelle condizioni di assolvere una nuova, fondamentale missione che le deriva dai progressi piu' recenti dell'epigenetica e dell'epidemiologia: promuovere nelle prime eta' della vita la salute dell'adulto e dell'anziano", considerando che "alcune delle principali cause di morbilita' e mortalita' nelle eta' piu' avanzate, dalle patologie cardiovascolari ai tumori e al diabete, possono essere efficacemente prevenute soltanto con l'adozione di stili di vita salutari fin dalle primissime fasi della vita".
Balduzzi spiega poi che nel Quaderno si elenca un altro obiettivo da raggiungere: "garantire alla popolazione pediatrica un intervento diagnostico-terapeutico tempestivo e appropriato ai bisogni del paziente con la valorizzazione dei Dea e dei pronto soccorso pediatrici, che dovranno operare in rete e integrarsi con le strutture sanitarie e sociali del territorio".
Parlando di bambini con malattie croniche complesse, il ministro fa riferimento a "una delle sfide piu' importanti che l'assistenza sanitaria deve oggi affrontare". Infatti, "l'assistenza ai bambini affetti da malattia cronica-complessa, necessariamente multispecialistica, non puo' prescindere da un approccio globale al bambino e alla famiglia e deve essere progressivamente trasferita a livello territoriale in modo che questi bambini trascorrano la maggior parte della propria vita a casa e non piu' in ospedale". Per quanto riguarda il capitolo legato ai farmaci, Balduzzi evidenzia "la necessita' di avere un piu' ampio spettro di farmaci, specificamente disegnati e studiati per i bisogni dei piccoli pazienti, e quindi di promuovere ulteriormente la ricerca nei bambini, nonche' azioni mirate per sostenerla", considerato che dalle indagini specifiche emerge "un elevato consumo di medicinali non sempre corretto e appropriato".
Infine, secondo Balduzzi, "e' auspicabile, nel rispetto della piena autonomia organizzativa e gestionale delle Regioni, la realizzazione di un sistema integrato che preveda il collegamento tra sedi di riferimento regionali, per lo svolgimento di attivita' piu' complesse e per il supporto alle attivita' formative e di aggiornamento, sedi periferiche e strutture piu' specificamente territoriali".
(Wel/ Dire)