PRESIDENTE: 'STATO RIPENSI A NUOVO MODELLO DI WELFARE'.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 feb. - Nel solo 2012 sono stati assistiti gratuitamente, a domicilio in 9 regioni d'Italia, 9.562 malati di tumore dalla Fondazione ANT Italia Onlus. Con 93.042 malati assistiti dal 1985 a oggi (dati aggiornati al 31 dicembre 2012) ANT si conferma la principale realta' non profit in Italia nell'ambito delle cure palliative e della terapia del dolore per i sofferenti oncologici. Sono infatti 3.732 i pazienti assistiti ogni giorno dalle 20 e'quipe di specialisti della Fondazione. E' questo il tema dell'approfondimento del mese di febbraio del Centro Raccolta Dati ANT, dedicato al bilancio operativo nazionale 2012 dei servizi di assistenza domiciliare gratuita e prevenzione oncologica della Fondazione.
In Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Basilicata il personale sanitario ANT - 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno - ha erogato sino ad oggi circa 16 milioni di giornate di presa in carico (1.627.150 giornate nel solo 2012). L'assistenza socio-sanitaria garantita dalla no profit, in maniera completamente gratuita per i malati e per le loro famiglie, e' realizzata da professionisti - medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, assistenti sociali, farmacisti e fisioterapisti - che si prendono cura dei malati di tumore nella fase avanzata della malattia nelle loro case, tra le cose e gli affetti di sempre, portando il conforto di un supporto specialistico con uno standard pari a quello ospedaliero.
Confrontando i dati del 2011 con quelli del 2012 emerge che nei 20 Ospedali Domiciliari Oncologici (ODO-ANT) presenti in Italia i pazienti assistiti gratuitamente a domicilio siano passati da 9.297 a 9.562. Rispetto al 2011, quando i malati seguiti ogni giorno erano 3.606, nel 2012 sono passati a 3.732.
La Puglia si conferma nuovamente la regione con il piu' alto numero di assistiti ANT: al 31 dicembre 2012 sono 3.778 i pazienti in cura dalle 6 e'quipes di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Molfetta/Trani e Taranto (erano 3.702 nel 2011). Segue l'Emilia-Romagna con 3.263 sofferenti nel 2012 (contro i 3.173 del 2011). ANT offre, inoltre, la piu' ampia rete di assistenza psicologica gratuita a domicilio ai sofferenti e ai loro familiari - servizio che nel solo 2012 ha garantito 17.515 prestazioni - rivolte a 2.369 malati e familiari in assistenza - grazie all'attivita' di 27 figure professionali tra psicoterapeuti e psicologi. L'associazione e' anche fortemente impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie.
Al 31 dicembre 2012 sono 60.670 (erano 43.743 lo scorso anno) le visite di prevenzione gratuite realizzate in 60 diverse province (rispetto alle 48 del 2011) nell'ambito del solo progetto Melanoma, avviato nel 2004. A questo si affiancano progetti piu' recenti dedicati ai tumori ginecologici, mammari e alle patologie tiroidee. La sede centrale ANT di Bologna ospita il Centro di Prevenzione Oncologica e Diagnosi Precoce - con sei ambulatori dedicati alla consulenza e alla prevenzione - dotati di strumentazione sofisticata e all'avanguardia (mammografo ottico, mammografo digitale, ecografi e videodermatoscopi di ultima generazione) che consentono di effettuare controlli accurati e gratuiti. La Fondazione e' inoltre dotata di un Ambulatorio Mobile - Bus della Prevenzione, grazie al quale e' possibile realizzare in diverse zone d'Italia visite di prevenzione. Sono 258 i professionisti al servizio della Fondazione - medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari - che collaborano con ANT a titolo oneroso, in forza di contratto libero professionale, affiancati da altri specialisti per attivare specifiche consulenze o prestazioni sanitarie. Al loro fianco dipendenti e collaboratori della Fondazione, per un totale di 421 persone che lavorano per ANT in Italia. Circa 1.600 volontari iscritti nel registro del volontariato di ANT sono invece impegnati nelle attivita' di raccolta fondi e logistica per rendere funzionale l'assistenza domiciliare.
"Nello scenario poco confortante in cui stiamo vivendo- ha precisato Raffaella Pannuti, presidente della fondazione - lo Stato deve ripensare a un modello di welfare basato su forme innovative di sussidiarieta' che prevedano una sostenibilita' del welfare stesso nel medio e nel lungo termine. In questo senso e' indispensabile una collaborazione ancora piu' stretta con i soggetti del non profit. ANT, che da 35 anni ha perfezionato un modello di assistenza domiciliare che permette di tenere a casa, tra i propri affetti, i sofferenti di tumore fino all'ultimo giorno di vita, funziona da ammortizzatore sociale e sanitario, ma le istituzioni sono quasi del tutto indifferenti a questo aiuto. Come ANT- ha proseguito Pannuti- tante organizzazioni non profit riempiono con i loro servizi le falle del welfare statale, ma non riescono a trovare interlocutori pubblici che vogliano valorizzare il loro sforzo. Mi auguro che non siano piu' ignorate le difficolta' che stiamo attraversando, la complessita' del nostro mondo, le grandi opportunita' di innovazione sociale di cui siamo portatori e che- ha concluso il presidente- ci trattassero come partner strategici per traghettare l'Italia fuori da questa crisi".
(Wel/ Dire)