AUSL: 37ENNE IN CONDIZIONI DISPERATE; ALTRO BIMBO NATO SENZA VITA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 feb. - Nei giorni scorsi all'ospedale "Infermi" di Rimini una donna di 37 anni e' morta nel partorire due gemelline, che seppur premature stanno bene, mentre nelle stesse ore e' nato un bimbo privo di vita. Alle 23 circa i mezzi del 118 hanno soccorso una paziente, incinta, che si stava recando dalla sua abitazione di Pennabilli all'ospedale riminese. Il personale medico ed infermieristico dell'ambulanza ha constatato che le condizioni della donna erano molto gravi, le ha somministrato le prime terapie del caso e contestualmente ha allertato la struttura ospedaliera. Al suo arrivo la paziente e' stata presa in carico da un'equipe ad hoc composta da anestesista, ginecologo e ostetrica, che ha trasferito la donna in Rianimazione. "I medici, nonostante le condizioni disperate della paziente, si sono impegnati per cercare di salvare sia la sua vita sia quella dei due nascituri. E questi ultimi, venuti alla luce lievemente pretermine e trasferiti in 'Terapia Intensiva Neonatale', sono in buone condizioni. Per la madre purtroppo, nonostante i medici si siano prodigati, non c'e' stato nulla da fare", riporta in una nota l'Ausl di Rimini.
La direzione medica dell'ospedale ha deciso, come d'abitudine in questi casi, di effettuare un riscontro autoptico per accertare le motivazioni del decesso. Il dottor Giuseppe Battagliarin, direttore dell'unita' operativa di Ostetricia Ginecologia, riporta che "le condizioni della signora erano disperate, e solo la grande organizzazione che si e' riuscita a mettere in campo, lo stretto raccordo tra medici di diverse discipline e il personale dell'ambulanza, hanno consentito di condurre un intervento tempestivo salvando i due neonati. In situazioni come questa, infatti, se non si interviene in pochissimi minuti le possibilita' di perdere sia la madre che i nascituri sono altissime".
Nelle stesse ore, sempre all'ospedale "Infermi", si e' verificato un altro evento "raro e non prevedibile", dice l'azienda sanitaria. Nel corso di un parto in una paziente a termine, il nascituro e' venuto alla luce privo di vita. Anche in questo caso la direzione medica ha deciso di effettuare un'autopsia per individuare le cause del decesso.
(Wel/ Dire)