(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 13 feb. - I recenti dati relativi alla sopravvivenza in caso di tumore "fanno emergere le drammatiche disuguaglianze che ancora persistono nel nostro Paese in merito all'accesso a cure e diagnosi precoci. Purtroppo vivere al Nord o al Sud puo' fare la differenza: basta pensare che nelle aree settentrionali del Paese il cancro alla mammella viene diagnosticato precocemente nel 45% dei casi, ma che la percentuale scende a quota 26% delle zone del Mezzogiorno (dati Istituto Nazionale Tumori di Milano)". Lo safferma la Federconsumatori, che aggiunge: "Da questo si deduce che le strutture sanitarie dispongono di risorse e mezzi a seconda delle aree geografiche in cui si trovano, con conseguenze gravi e rilevanti sulla salute dei pazienti e sulla sopravvivenza dei malati".
Inoltre, "spinti proprio da tale situazione, molti malati residenti al Sud si dirigono nelle regioni settentrionali per ricevere le cure e le prestazioni che non trovano nei luoghi di provenienza, con evidenti ripercussioni sulla spesa sanitaria. Le disuguaglianze sono state denunciate dagli stessi malati di cancro, che hanno per questo chiesto, oltre alla garanzia di accesso a cure e farmaci, l'immediata approvazione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza e l'esenzione dal pagamento del ticket per terapie e diagnosi". Secondo la Federconsumatori "si conferma l'allarme che abbiamo lanciato piu' volte: la politica dei tagli sta distruggendo il Sistema Sanitario Nazionale e sta penalizzando le categorie piu' vulnerabili. Rinnoviamo, pertanto, le nostre richieste, esortando il ministro uscente Balduzzi a prendere in seria considerazione le esigenze dei cittadini e a portarle all'attenzione del prossimo Governo".
(Wel/ Dire)