(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 dic. - Dopo il voto in plenaria dell'Europarlamento dello scorso 8 ottobre, e' in corso il negoziato tra lo stesso Parlamento Europeo, la Commissione e il Consiglio: il cosiddetto "Trilogo". Questa fase si svolge a porte chiuse, motivo per cui e' difficile, se non impossibile, sapere cosa ci sia sul tavolo delle trattative e i punti di vista dei differenti attori. Tuttavia, indiscrezioni segnalano una posizione forte da parte della Commissione Europea contro le sigarette elettroniche. Ebbene, nonostante il Parlamento abbia votato per la non equiparazione delle e-cig a prodotti medicali, secondo quanto riportato da alcune fonti, la Commissione punterebbe a sconfessare il voto dell'assemblea, introducendo una serie di principi volti a rendere talmente restrittive le norme sulle sigarette elettroniche da rappresentare un bando della categoria, senza considerarne i potenziali benefici in termini di riduzione dei rischi correlati al fumo.
Per esempio, sarebbe consentita la sola vendita di sigarette elettroniche usa e getta, vietando le ricaricabili, che rappresentano il segmento di mercato maggiormente in espansione, con il rischio di sviluppare il contrabbando ed estromettere dal commercio la maggior parte dei prodotti. Inoltre verrebbe bandita la vendita di liquidi contenenti livelli di nicotina al di sopra dei 20 mg/ml, quando la maggior parte dei prodotti attualmente sul mercato contengono circa 30 mg/ml, che e' tra l'altro il livello fissato dal Parlamento Europeo.
Il comitato Save the Choice, attivo nella difesa delle liberta' individuali di scelta e consumo, chiede chiarezza e trasparenza in una fase delicata come questa, per rispetto dei cittadini e delle organizzazioni produttive preoccupati dalla vicenda. Non va infatti dimenticato che oltre la tutela economica degli imprenditori in gioco c'e' anche la salute delle persone. Le sigarette elettroniche, che hanno conosciuto una grossa crescita negli ultimi mesi, rappresentano un'alternativa in grado di ridurre il rischio di malattie gravi per una fetta importante di ex fumatori. Save the Choice chiede quindi ai rappresentanti del Governo italiano di esprimere una posizione per tutelare gli interessi dei cittadini italiani in Europa, le sigarette elettroniche sono prodotti di consumo che richiedono adeguati standard di qualita' e sicurezza, non divieti e norme assurde.
L'imposizione burocratica incide non soltanto sulla liberta' di scelta di consumatori, ma ha anche una pesante ricaduta sulla facolta' d'impresa. La direzione che appare essere intrapresa e' quella della proibizione, piuttosto che della corretta informazione e rischia di avere una serie di effetti collaterali perversi e ingiustificati.
(Wel/ Dire)