'COMPORTAMENTI A RISCHIO SOPRATTUTTO IN PASSAGGIO DA MEDIE A LICEO'.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 apr. - Gli adolescenti utilizzano in modo disinvolto i media. "Si servono in generale delle nuove tecnologie con dimestichezza, proprio perche' con queste si sentono liberi di esprimersi, ma al contempo non riflettono forse attentamente sulle conseguenze o sui pericoli in cui possono incorrere, ma si fidano delle loro sensazioni personali". Inoltre, si descrivono "come competenti per quanto riguarda le scelte in tema di salute anche se emerge una percentuale residuale, ma degna di attenzione, con comportamenti problematici in relazione all'uso o abuso di alcol, droghe e tabacco. Il maggior numero di comportamenti a rischio si riscontra principalmente nel passaggio dal primo al secondo grado della scuola secondaria e coinvolge piu' i maschi e gli studenti stranieri". È il risultato emerso dalla ricerca promossa dal Corecom Emilia-Romagna, e sviluppata dal dipartimento di Psicologia (Universita' di Bologna) in collaborazione con la Societa' italiana di pediatria (Sip), sulle abitudini dei ragazzi in termini di utilizzo dei media, stili di vita, comportamenti a rischio (uso di sostanze, alcolici, fumo diete e abitudini sessuali) e 'cyberbullismo'.
Nella ricerca sono stati coinvolti circa 3.000 adolescenti che hanno compilato un questionario online durante l'orario scolastico, cosi' suddivisi: circa 1.000 della scuola secondaria di primo grado e circa 2.000 della secondaria di secondo grado. Il campione e' rappresentativo della popolazione di riferimento in relazione a provincia, genere e grado della scuola.
Nell'approfondire gli stili di vita la ricerca ha evidenziato che "numerosi studenti hanno seguito una dieta per dimagrire e una dieta per aumentare la massa muscolare. Nel primo caso- precisa il documento- questo ha interessato in prevalenza le ragazze della scuola secondaria di secondo grado e nel secondo caso i maschi".
Un altro tema analizzato mette in luce che un "8% di adolescenti di genere maschile intrattiene incontri erotici on line con persone sconosciute e questo interessa maggiormente gli stranieri". Il cyberbullismo e' un fenomeno "diffuso tra gli adolescenti della Regione Emilia-Romagna- si legge nella ricerca- e cresce in misura rilevante nel passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado. Inoltre si caratterizza per essere trasversale, in quanto accomuna i generi, le tipologie di scuole e gli studenti sia italiani che stranieri. Viene attuato con una varieta' di comportamenti che si caratterizzano dall'attaccare qualcuno in rete o con il cellulare, diffondere maldicenze on line e foto o video compromettenti, escludere dai social network, violare l'account di un altro o crearne uno falso, attaccare qualcuno in un gioco on line. Viene pertanto in evidenza l'importanza che rivestono gli interventi di prevenzione e di contrasto".
Fra queste azioni, oltre quelle realizzate dalle scuole e dalla Polizia postale, vi sono quelle messe in atto dal Corecom per aumentare la consapevolezza con cui devono essere utilizzati i mezzi di comunicazione, da quelli piu' tradizionali al web. E ancor prima viene in luce quanto continui ad essere primaria una buona comunicazione fra genitori e figli, per far comprendere ai ragazzi come devono essere costruite quotidianamente le relazioni off line e on line.
L'ultima dimensione analizzata riguarda in specifico il benessere/disagio in adolescenza. L'esperienza di benessere che riguarda vari aspetti, quali valutazioni positive dell'autostima, relazioni interpersonali e successo scolastico, convive quotidianamente con quella di malessere per la presenza di problemi rivolti all'interno della persona (connessi a emozioni come paura, ansia, tristezza e depressione, ecc.) ed esternalizzanti (cioe' comportamenti rivolti verso l'ambiente esterno, caratterizzati da aggressivita', impulsivita', difficolta' di attenzione, iperattivita', azioni di tipo delinquenziale). Emerge dalla ricerca una "crescita di questo disagio con il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado, con particolarita' riguardanti i disturbi internalizzanti delle ragazze". Infine lo studio congiunto segnala anche una "maggiore difficolta' dei ragazzi stranieri, nella scuola secondaria di secondo grado, caratterizzati da problemi comportamentali, rapporti difficili con i pari e problemi psicologici". La ricerca e' e' disponibile sul sito del Corecom http://www.assemblea.emr.it/corecom, nell'apposita sezione dedicata alle ricerche.
(Wel/ Dire)