(DIRE - Notiziario Sanita'), Roma 17 apr.- "Desta moltissima preoccupazione lo studio statunitense condotto da Tsanangurayi Tongesayi della Monmouth University in New Jersey, che ha rilevato concentrazioni di piombo da sei a dodici milligrammi per chilogrammo di riso proveniente da diverse fonti". Lo dichiara il presidente nazionale della Confeuro Rocco Tiso.
"Il dato piu' allarmante- prosegue- riguarda la figurazione dell'Italia nella lista dei paesi produttori di riso contaminato. Un dato che, se confermato, e' un fatto tanto grave da non poter passare inosservato, poiche' in ballo non c'e' solo la salute dei cittadini in generale, ma soprattutto quella dei bambini in particolare, la fascia di popolazione piu' a rischio esposizione". Conclude il presidente Confeuro: "Non si puo' e non si deve stare a guardare- conclude Tiso- il comparto agricolo e le aziende del settore devono essere in prima linea nell'accertare con attenzione il grado di salubrita' delle proprie produzioni; ma non solo, anche gli organi statali deputati, in particolare le Asl e le agenzie Arpa territoriali, non possono abbassare il livello di guardia dei controlli sui prodotti agroalimentari, perche' tutelare la salute dei cittadini e' la prima preoccupazione di uno Stato sano e avveduto".
(Wel/Dire)