(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 apr. - In Italia e' stato avviato un percorso importante per le cure palliative, di una rilevazione come quella dell'Agenas "ne avevamo bisogno.
Misurare, 'mappare' significa migliorare le cure". Lo ha detto Adriana Turriziani, la presidente nazionale della Sicp, la Societa' italiana di cure palliative, a proposito dell'indagine Agenas, presentata al ministero della Salute.
A rispettare tutti i requisiti, secondo l'Agenas, sono "solo il 19%" delle unita' di cure palliative domiciliari che hanno risposto all'indagine. Mentre "il 42% rispetta solo i criteri minimi". Invece "il 17% della popolazione, soprattutto del Centro Sud", risiede in una provincia in cui non e' presente alcun servizio domiciliare dedicato. Detto dell'importanza di una indagine di questo tipo per apportare miglioramenti, "mappare per misurare" per la dottoressa Turriziani, significa "generare percorsi di miglioramento". Bisogna poi identificare "quali possano essere le chiavi per migliorare, per esempio, alcune differenze geografiche". Al di la' dei numeri, per la presidente della Societa' italiana cure palliative "esistono elementi a garanzia del cittadino", infatti oggi "pazienti con una assistenza importante riescono a essere seguiti bene e a morire a casa".
In generale la dottoressa Turriziani definisce la situazione "positiva: gli ultimi atti normativi sono importanti, come l'atto d'intesa Stato-Regioni del 2012. La situazione e' positiva. Altra cosa importante a livello nazionale e' il riconoscimento della disciplina delle cure palliative, approvata il 7 febbraio del 2012". Sulle cure palliative, a proposito della possibilita' di morire a casa, "abbiamo esigenza di mapparle e tradurle in attivita' assistenziali per tutto il Paese e per tutte le situazioni. È una bella sfida avere la tracciabilita' dei flussi". Scopo principale del lavoro, a proposito ancora dell'Agenas, e' quello di porre le basi per attivare un Osservatorio nazionale delle buone pratiche: "Ci sara' un portale web- continua- dove i cittadini potranno accedere. Le unita' di cure palliative selezionate saranno monitorate. È una grande novita' questa trasparenza".
(Wel/ Dire)