(DIRE - Notiziario salute) Roma, 24 set. - "Quasi un terzo degli abitanti delle citta' europee e' esposto a concentrazioni eccessive di particolato in sospensione nell'aria (Pm)". Il particolato "e' una delle sostanze inquinanti piu' nocivi per la salute umana in quanto penetra nelle parti sensibili dell'apparato respiratorio". Nel 2010, poi, "il 21% della popolazione urbana sia stata esposta a livelli di concentrazione di Pm10 superiori ai valori limite giornalieri piu' severi, fissati dall'Ue a salvaguardia della salute". L'Ue ha compiuto "dei progressi nel corso degli ultimi decenni nella riduzione delle sostanze inquinanti atmosferiche che provocano acidificazione", ma una nuova relazione pubblicata oggi dall'Agenzia europea dell'ambiente (Aea) indica che "molte parti d'Europa continuano ad avere persistenti problemi per quanto riguarda le concentrazioni all'aperto di PM e ozono troposferico".
Questa relazione "serve a ricordarci quanto sia importante la qualita' dell'aria per la salute dei nostri cittadini- dice Janez Potocnik, commissario europeo per l'ambiente- ecco perche' voglio che il 2013 sia l'Anno della qualita' dell'aria e perche' intendo concentrarmi sul rafforzamento della nostra normativa in materia per poter affrontare i problemi che sono stati individuati oggi".
La politica perseguita dall'Unione europea "e' riuscita a ridurre le emissioni di molte sostanze inquinanti nel corso dell'ultimo decennio, ma si puo' fare di piu'- aggiunge Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'Aea- in molti paesi, le concentrazioni di sostanze inquinanti rimangono sopra i limiti legali raccomandati stabiliti per proteggere la salute dei cittadini europei. In effetti l'inquinamento atmosferico riduce l'aspettativa di vita di circa due anni nelle citta' e nelle regioni piu' inquinate".
La relazione del 2012 dell'Agenzia europea dell'ambiente sulla 'Qualita' dell'aria in Europa' prende in esame l'esposizione dei cittadini alle sostanze inquinanti e offre un'istantanea della situazione in Europa. La relazione intende promuovere lo sviluppo di politiche anti inquinamento piu' efficienti.
Il particolato (Pm) costituisce "il maggior rischio per la salute dovuto all'inquinamento atmosferico nell'Ue, che puo' condurre a morte prematura". La relazione stima che "nel 2010 il 21% della popolazione urbana sia stata esposta a livelli di concentrazione di PM10 superiori ai valori limite giornalieri piu' severi, fissati dall'Ue a salvaguardia della salute". Ancora, "fino al 30% della popolazione urbana era esposta a livelli di concentrazione del particolato piu' fine (Pm2,5) superiori ai valori limite annuali (meno severi) fissati dall'Ue".
Secondo i livelli di riferimento dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms), che sono ancora piu' severi di quelli imposti dalla normativa dell'Ue, "rispettivamente fino all'81% e al 95% degli abitanti delle citta' si trovavano esposti a concentrazioni di Pm superiori ai valori di riferimento stabiliti per la protezione della salute umana, il che evidenzia l'urgenza della prossima revisione della normativa sulla qualita' dell'aria".
(Com/Ran/Dire)