AUSL: DIPENDE COME UTENTI SCELGONO AMBULATORI; MAGLI LASCIA CCM
(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 17 set. - Liste d'attesa lunghe fino a marzo nella Dermatologia e troppi cambiamenti non condivisi nella sanita' bolognese: e' per questo che il responsabile del Tribunale dei diritti del malato, Luciano Magli, ha deciso di uscire dal Comitato consultivo misto dell'Ausl. Lo 'strappo' e' avvenuto ieri in Comune, durante una seduta di commissione in cui si discuteva appunto della Dermatologia.
All'orizzonte non c'e' un taglio delle prestazioni sanitarie di Dermatologia del Maggiore, ma un cambiamento dei professionisti che le effettuano, solo che questa novita' non e' stata discussa al tavolo del Comitato consultivo misto (Ccm). Per questo, Magli ha deciso di uscirne. Anche perche', ha detto ieri in commissione Sanita', "le liste d'attesa per le prestazioni dermatologiche restano troppo lunghe, e i cittadini sono costretti a rivolgersi sempre di piu' al privato". Nel distretto sanitario Pianura ovest, per una visita si attendono 162 giorni, a Casalecchio di Reno 30, a Porretta 22 a San Lazzaro 30.
All'udienza di ieri, convocata su richiesta del consigliere Pd Corrado Melega, della collega della Lega Nord Mirka Cocconcelli e dei consiglieri del Pdl, c'era Gabriele Cavazza, direttore del distretto della Citta' di Bologna dell'Ausl. Proprio lui ha spiegato che l'attivita' ambulatoriale di dermatologia del Maggiore non sara' ne' chiusa ne' ridotta, ma che, "semplicemente" le stesse 40 prestazioni saranno effettuate da altri professionisti che verranno dal Sant'Orsola. Tutto questo nell'ottica dell'integrazione e della rete tra aziende che Policlinico e Ausl stanno portando avanti. Il fatto, poi, che alcuni ambulatori "abbiamo liste di attesa lunghe anche fino a sei mesi, dipende dalla preferenza che spesso i cittadini hanno per l'uno o per l'altro", e non dalla carenza di offerta. Tant'e' che la sanita' pubblica ha appena acquistato mille prestazioni dal privato convenzionato. Magli, pero', pur tranquillizzato dal fatto che il servizio resti, lamenta il metodo. "Questa decisione, come altre anche piu' importanti non vengono portate al tavolo, che a quanto pare non conta. Dunque lo lascero'". Non basta l'invito di Cavazza a portare questi temi all'ordine del giorno del Comitato, "dove si puo' discutere tutto", Magli sembra irremovibile. Mentre Melega si schiera con l'Ausl, "felice che il servizio non venga tagliato", Cocconcelli se la prende con la sanita' pubblica bolognese che "da anni spende in consulenze e poi taglia i servizi a danno dei cittadini.
(Wel/ Dire)