(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 3 set. - Ecco due posizioni contro il ricorso del governo contro la sentenza della Corte europea di Strasburgo che ha bocciato parte della legge 40 sulla procreazione assistita.
ANGELO BONELLI, PRESIDENTE DEI VERDI - "Evidentemente l'europeismo del governo Monti funziona a corrente alternata: quando si tratta di nuove tasse, tagli e sacrifici i memorandum europei sono irrinunciabili mentre quando si tratta di rispettare i diritti umani e modificare una legge per restituire a chi ha problemi il diritto alla maternita' e alla paternita' le decisioni della Corte europea dei diritti umani l'Europa puo' attendere. Invece di fare mielina o cercare cavilli per difendere una norma indifendibile il Governo e il Parlamento devono immediatamente mettersi a lavoro per una nuova legge- conclude Bonelli-serve un gesto d'amore per restituire il diritto alla maternita' ed alla paternita' a tutte quelle coppie a cui e' stato sottratto da una legge incoerente, contraddittoria ed oscurantista".
FLAVIA PERINA, DEPUTATA FLI- "Il ricorso del Governo Monti contro la sentenza della Corte di Strasburgo sulla diagnosi pre impianto sarebbe incomprensibile per le donne italiane e segnerebbe una scelta ideologica a tutela di una legge di cui e' stata ampiamente dimostrata l'inadeguatezza. Non si puo' essere europei solo quando si parla di tasse: bisogna esserlo anche quando c'e' in gioco il diritto alla maternita', alla salute e- conclude Perina- all'autodeterminazione".
(Ami/ Dire)