(DIRE - Notiziario salute) Roma, 22 ott. - Lo scorso sabato e' stata la prima giornata mondiale delle cure palliative, "eppure solo pochi giorni fa il governo ha giudicato inammissibile un emendamento che intendeva riconoscere in modo piu' chiaro ed esplicito il profilo di competenze necessarie per fare il medico palliativista". Lo dice Paola Binetti, deputata dell'Udc.
"Nel decreto Balduzzi- aggiunge- sulla tutela della salute di cure palliative non c'e' traccia, anche se il precedente ddl che prevedeva l'istituzione della rete delle cure palliative, dopo anni che se ne chiedeva l'approvazione, e una delle pagine migliori firmate dal precedente ministro della Salute. "In tempi di crisi i malati vanno tutelati con cura speciale proprio quando sono piu' fragili ed indifesi, come accade ai malati terminali".
Indubbiamente anche questo "e' uno dei paradossi della sanita' e di una sua corretta gestione nell'assoluto ed escluso interesse dei cittadini, soprattutto nelle fasi terminali della loro vita". Continua l'esponente centrista: "Speriamo che arrivi un segno di speranza concreta, una precisa presa in carico dei bisogni di questi malati e di quanti si prendono cura di loro, medici ed infermieri... Non vorremmo che anche sotto questo profilo il tempo di 'fine vita' venisse ignorato dagli organi istituzionali e della stampa. Morire con dignita' significa soprattutto morire bene assistiti, con la competenza e l'umanita' necessarie". (Wel/ Dire)