OGGI E DOMANI CONVEGNO A CAGLIARI PRESSO AULA MAGNA AZIENDA OSPEDALIERA BROTZU.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 ott. - Aprire uno spazio di riflessione su un mondo fatto di logiche, strumenti, esperienze ed emozioni spesso estranee al 'fare salute', ma che sono forse essenziali per riportare al centro, assieme allo studio dei quadri clinici, il mondo intero dei professionisti della sanita', dei pazienti e della loro rete di relazioni. Questo e' l'obiettivo del convegno su 'La Medicina narrativa e' un modo di pensare?', promosso dall'ente Linea Formazione e in programma a Cagliari oggi e domani presso l'Aula magna dell'azienda ospedaliera Brotzu.
"Non vogliamo cambiare rotta rispetto all'enfasi posta sulla medicina basata sulle evidenze scientifiche di efficacia (Ebm)- hanno affermato i membri del comitato scientifico che ha organizzato l'evento, Silvio Magetti e Antonio Onnis- perche' l'Ebm affronta la malattia in una prospettiva di popolazione e sulla base del rigore scientifico della verifica sperimentale e della riproducibilita', mentre la medicina narrativa puo' ad essa integrarsi restituendoci la dimensione della unicita' e specificita' di ogni storia di malattia. Ecco che Ebm e medicina narrativa possono integrarsi e completarsi. Ecco che si puo' muovere qualche passo dal curare al prendersi cura. È il vecchio tema dell'attenzione all'appropriatezza delle cure ma- hanno concluso- senza dimenticarci delle 'medical humanities'". In questa due giorni si confronteranno esperti di tutti i settori, tra quisti Stefano Beccastrini, medico e pedagogista; Paolo Cornaglia Ferraris, pediatra e scrittore; Marina Cossu, dietologa, Anna Cantagallo; neurologa; Amalia Egle Gentile, psicologa; Massimo Grilli, cardiologo; Stefania Polvani, sociologa; Gianni Olla, critico cinematografico; Antonio Virzi', psichiatra e presidente della Societa' italiana di medicina narrativa.
(Wel/ Dire)