"INTEGRARE MODELLI TERAPEUTICI DURANTE EVOLUZIONE SOGGETTI".
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 4 ott. - Le linee guida presentate dall'Istituto superiore di Sanita' lo scorso gennaio "ci sembrano sbilanciate, non essendo capaci di garantire i diversi modelli di trattamento. Sono convinta della necessita' di integrare i modelli terapeutici seri nelle varie fasi del percorso evolutivo del soggetto autistico". Cosi' Paola Binetti, deputata dell'Udc, in occasione del convegno 'Autismo oggi. Lo stato dell'arte', di cui e' promotrice.
L'autismo, ricorda, e' un "disturbo pervasivo dello sviluppo che richiede approcci diversificati, riguardando appunto situazioni e soggetti molto differenti l'uno dall'altra: si passa da autistici ad alto funzionamento a quelli a basso funzionamento con difficolta' di autonomia". Proprio per questo motivo, spiega Binetti, la comunita' scientifica e quella politica "devono essere sensibili a queste problematiche". Bisogna "legittimare gli approcci proposti con rigore e serieta', garantendo ad operatori responsabili la possibilita' di accedere alle differenti terapie".
In particolare, secondo Binetti, la comunita' scientifica deve valorizzare "cio' che c'e' di buono negli approcci proposti perche' occorre una risposta multipla e integrata". La politica, invece, "deve fare la sua parte, garantendo la pluralita' dei modelli terapeutici definiti in un contesto responsabile e trovando risorse economiche per aiutare le famiglie nel rispetto della loro volonta'".
(Wel/ Dire)