'IL 7/12 A CONSIGLIO MINISTRI UE PROPOSTA PER NETWORK RICERCA'.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 nov. - "Questo incontro non voleva essere una passerella o l'ennesimo fiume di parole, ma un modo concreto per ridare luce a un problema rimasto per troppo tempo sottotraccia e che invece e' una grande questione nazionale e internazionale": lo ha detto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, concludendo sabato mattina a Venezia i lavori della terza Conferenza governativa sull'amianto.
Il ministro si e' soffermato molto sulla dimensione internazionale del problema: "In questi giorni abbiamo capito ancora meglio che un coordinamento sovranazionale e' fondamentale", e va tutelato, per esempio, "difendendo e preservando il ruolo dell'Oms e delle istituzioni scientifiche correlate, pretendendo che esse appaiano e siano assolutamente indipendenti da portatori di interessi privati come i produttori di amianto, e mi faro' carico di denunciare alla Direttrice generale Oms Margaret Chan le situazioni su cui ci sono dubbi che non dovrebbero esserci". "Quella dell'asbesto- ha continuato Balduzzi- e' una grande partita internazionale che vede in campo interessi potenti: l'Italia in questa partita ha deciso chiaramente da che parte stare, tant'e' che sia io che il ministro Clini abbiamo fatto arrivare con chiarezza la nostra protesta alle Nazioni Unite per lo spazio inopportuno e scandaloso concesso alla Conferenza di Rio+20 a Stephan Schmidheiny, condannato dalla storica sentenza Eternit". Balduzzi ha confermato che portera' la proposta di un network europeo di ricerca sull'amianto il 7 dicembre al prossimo Consiglio europeo dei ministri della Salute.
Il ministro ha assicurato che il Piano nazionale amianto, obiettivo della Conferenza, avra' strumenti e tempi certi: "Non saranno altre 200 pagine di analisi e prospettive, ma un piano di proposte di grande innovazione, come quella di utilizzare la fibulina come marcatore predittivo e quella di costituire una rete internazionale di banche dati di materiale biologico". Il tutto in poche settimane: "Faremo subito una prima bozza condivisa con i ministri Fornero e Clini, da inviare alla consultazione della Conferenza unificata e delle forze sociali. Entro Natale si puo' fare questo confronto e nei primi mesi del 2013 si puo' arrivare a un accordo operativo che abbia una tempistica chiara delle cose da fare".
Uno dei nodi emersi nel dibattito di questi giorni e' quello dell'applicazione del Piano nelle diverse Regioni, che finora non sono sempre state capaci di dare risposte efficaci al problema amianto. Balduzzi ha ricordato che il "nostro ordinamento conosce la possibilita' che il Governo intervenga in via sostitutiva laddove le cose non vengono fatte. Se qualcuno non mette ordine a casa propria deve essere sanzionato, e gli strumenti gia' ci sono. Ma per farli valere abbiamo bisogno delle Regioni virtuose, in modo che non ci sia nessuna indulgenza verso i negligenti. La sacrosanta autonomia delle Regioni, sancita dalla Costituzione, non puo' significare irresponsabilita'". Il ministro ha dato certezze anche sulle risorse: sono 23 i milioni stanziati dal ministero della Salute. "La questione amianto non finira' nel dimenticatoio, i soldi ci sono, gia' nel 2012 abbiamo dotato di risorse specifiche il Centro prevenzione e controllo delle malattie e la ricerca finalizzata sui tumori rari come il mesotelioma pleurico. Il Governo sara' pure tecnico, ma queste sono decisioni politiche". L'ultimo passaggio il ministro lo ha dedicato alle realta' sociali e alle comunita' locali "senza le quali questa battaglia non ci sarebbe stata". Balduzzi ha chiesto "piu' coordinamento" alle associazioni, in modo da lavorare meglio", e ha spronato i Comuni a unirsi: "Ci vuole una rete di comunita' come quella di Casale Monferrato e delle altre che si sono impegnate in questa lotta, e che ne sono ormai un simbolo internazionale".
(Wel/ Dire)