"AVVIATO PRIORITARIAMENTE PROGRAMMA MESSA IN SICUREZZA OSPEDALE".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 nov. - "Leggo con grande soddisfazione le dichiarazioni rese dal commissario alla Sanita' del Lazio Enrico Bondi sulle criticita' del pronto soccorso, la cosiddetta 'piazzetta' del Policlinico Umberto I, in occasione dell'audizione presso la Commissione d'inchiesta del Senato sul Servizio sanitario nazionale. Sono situazioni che mi sono premurato di mostrare direttamente al commissario durante la sua recente visita all'ospedale; situazioni ormai cronicizzate che, unitamente alle problematiche delle cosiddette 'gallerie ipogee' sequestrate dalla magistratura, e delle ulteriori prescrizioni da parte dei Vigili del fuoco, dell'Ispettorato del lavoro sui sette padiglioni, hanno costituito oggetto di una mia denuncia in tutte le diverse sedi istituzionali, anche attraverso i mezzi di comunicazione di massa, non appena insediatomi come direttore generale". Lo dice in una nota il direttore generale dell'Umberto I Domenico Alessio.
"Desidero ricordare che la situazione attuale del Policlinico sarebbe stata concretamente diversa se nel tempo fossero state attivate le procedure idonee per la messa a disposizione dei fondi per la riqualificazione e la messa in sicurezza del grande ospedale romano- aggiunge Alessio- stanziate, sin dal 1998, dalla legge 448 sul recupero delle aree urbane. E' questa la battaglia che sto combattendo dal momento in cui ho assunto le mie funzioni, nella convinzione di riuscire a dare definitivo impulso alle procedure finalizzate alla concreta erogazione delle somme stanziate e pari a circa 104 milioni di euro".
Il direttore spiega poi che "abbiamo avviato prioritariamente il programma per la messa in sicurezza dell'ospedale e quindi per l'osservanza di tutte le prescrizioni rese dalle autorita' preposte al controllo della prevenzione. Tutto cio' e' stato possibile grazie alla pronta risposta della presidente della Regione Lazio al grido d'allarme lanciato da questa direzione, stanziando 28,3 milioni di euro, altrimenti l'alternativa sarebbe stata la chiusura dell'ospedale".
(Wel/ Dire)